Il ladro “maniaco” di Amaro del Capo è stato preso. Acciuffato in flagranza di reato il 13 maggio scorso, ma libero forse di tornare a colpire visto che il giudice lo ha scarcerato con l’obbligo del divieto di dimora a Torino e una condanna a tre mesi. Ha del paradossale la vicenda, raccontata da “La Stampa”, che ha visto protagonista un italiano di 40 anni che durante il lockdown del coronavirus aveva pensato bene di “ingegnarsi” e di trovare un’altra fonte di reddito. Come? Vendendo Amaro del Capo al mercato nero dei liquori. Lo ha fatto con ogni probabilità durante tutto il periodo del lockdown interpretando in maniera del tutto personale le disposizioni del governo che indicavano una delle poche uscite consentite in quelle al supermercato. Ecco: il ladro di Amaro del Capo al supermercato c’andava davvero, ma senza mai passare per la cassa.



ARRESTATO LADRO MANIACO DI “AMARO DEL CAPO”: TORINO, “LOCKDOWN? ANDAVO AL SUPERMERCATO”

A fermarlo, ancora carico di buste, sono stati gli agenti di Madonna di Campagna: l’uomo aveva appena realizzato un colpo all’In’s di via Botticelli a Torino. Come riportato da La Stampa, processato per direttissima, davanti al giudice ha ammesso candidamente: “Sono entrato al supermercato in orario di chiusura forzando la porta. Ho preso le bottiglie per rivenderle e guadagnare qualcosa”. Nelle due grandi buste i poliziotti hanno trovato per la precisione 12 bottiglie di Amaro del capo e due di Lucano. Ma per quanto il ladro sia stato condannato unicamente per questo colpo, la sensazione è che possa aver depredato il supermercato in altre occasioni. La titolare dell’In’s, infatti, dal 2 maggio ha sporto altre cinque denunce per furti, tentati o consumati, dello stesso tipo. Come sottolineato da La Stampa, il 40enne italiano non è nuovo a sortite di questo genere: ha infatti diversi precedenti (negli anni passati ha collezionato un divieto di dimora a Venaria, un foglio di via con divieto di ritorno a Torino, e un altro avviso orale) e soltanto quest’anno si è meritato 6 denunce. Annegare nell’alcol per la vergogna non è un’opzione.

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