Sabatino Trotta si è ucciso nella notte tra ieri e oggi nel carcere di Vasto, a poche ore dall’arresto. La notizia ha sconvolto la comunità pescarese, dove lo psichiatra lavorava come dirigente del Dipartimento di Salute Mentale. Il Messaggero riporta che l’uomo era finito nella casa circondariale per corruzione nell’ambito di un’inchiesta su appalti pilotati a Pescara, coordinata dal procuratore capo Anna Rita Mantini.



In base a quanto ricostruito dalla Procura, Sabatino Trotta avrebbe beneficiato di beni e preziosi – dai gioielli ai viaggi, passando per gli orologi – per pilotare la gara pubblica da 11 milioni di euro e favorire la cooperativa sotto inchiesta. A poche ore dall’arresto, però, lo psichiatra non ha retto alla pressione e si è ucciso attorno alla mezzanotte: Il Messaggero spiega che si sarebbe impiccato.



Arrestato per tangenti alla Asl: Sabatino Trotta si uccide in carcere

Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, ma per Sabatino Trotta non c’è stato nulla da fare: i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Come dicevamo, la comunità pescarese è sotto choc per l’estremo gesto del noto dirigente, anche il governatore abruzzese Marco Marsilio si è detto turbato dalla tragedia: «Gestiva una onlus dando il cuore. Era accreditato, rispettato e benvoluto e, ieri, ho sperato che riuscisse a provare la propria estraneità ai fatti contestati dalla magistratura. Invece l’epilogo è stato drammatico e sconvolgente. Era il professionista che risolveva le situazioni quando un ragazzo voleva lanciarsi da un viadotto o quando qualcuno si barricava in casa minacciando di fare stragi», le sue parole ai microfoni di Adnkronos.

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