Morta a soli 47 anni, Mia Martini è considerata oggi come una delle migliori cantanti della musica italiana. La sorella di Loredana Bertè ha vissuto un’esistenza difficile, tra le maldicenze sul suo conto e le sofferenze in amore, che neanche i successi riuscirono a colmare. L’interprete di Almeno tu nell’universo ebbe anche dei problemi di droga, come confermato dall’autopsia sul suo corpo: Mia morì per un arresto cardiaco da overdose di stupefacenti, segnatamente cocaina. Adriano Aragozzini, ex direttore del Festival di Sanremo, arrivò a dichiarare: «Nessuno mi toglie dalla testa che si sia lasciata morire con la droga. Intenzionalmente. Come Tenco, che si sparò, ma era strafatto», riporta Il Tempo. Ma c’è di più: nel 1969 Mia Martini trascorse quattro mesi nel carcere a Tempio Pausania per essere stata scoperta in possesso di una sigaretta di marijuana, l’equivalente di mezzo grammo di hashish. Una quantità irrisoria, dunque, ma ai tempi vigeva la legge 1041 del 1954, con sanzioni oltremodo dure.



MIA MARTINI E L’ARRESTO PER DROGA

Roberto Manfredi nel libro “Artisti in galera” ha ripercorso la vicenda che ha visto protagonista/vittima Mia Martini ed ha raccontato le sensazioni della cantante in quel periodo difficile. «In carcere, soffre di depressione. Nessuno viene a trovarla. L’etichetta discografica Esse Records blocca la pubblicazione del suo disco singolo: Coriandoli spenti/L’argomento dell’amore. L’unica possibilità di esercitare la sua voce è quella di cantare in cella per le altre detenute», le parole di Manfredi riportate da Giornale dello spettacolo, con la Martini che ricevette alcuna visita in quel periodo, ma solo l’affetto delle altre detenute. Un arresto per droga che sarebbe potuto costare caro, come ha evidenziato lo scrittore: «Si dice che durante la detenzione Mimì tenti il suicidio, ma questo particolare non è mai stato reso noto dalla stessa cantante agli amici o ai suoi discografici negli anni successivi. Non esiste alcun documento carcerario ufficiale che comprovi il tentativo di suicidio». Dopo il carcere, per la Martini arrivò “Oltre la collina”: uno dei suoi più grandi successi…

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