Ormai tutti conoscono l’assegno unico come misura di welfare maggiormente apprezzata dalle famiglie italiane, che è in grado di offrire un contributo mensile per tutti i figli a carico di età compresa entro i 21 anni. Come sappiamo il contributo viene erogato a tutte quelle famiglie che hanno tempestivamente presentato la DSU e il modello ISEE, ma in quale caso è possibile ottenere anche gli arretrati?
Arretrati assegno unico 2023: come ottenere i pagamenti retroattivi
È fondamentale fare una richiesta tempestivamente per ottenere anche i pagamenti degli arretrati dell’assegno unico 2023, in modo da sfruttare a pieno questo beneficio. Per farlo è necessario accedere con le proprie credenziali d’identità digitale Spid, Cie e CNS al sito dell’INPS.
Benché sia possibile presentare domanda in ogni momento dell’anno, per poter ottenere i pagamenti retroattivi da gennaio 2023, è fondamentale presentare la domanda entro il 30 giugno. Inoltre si può ricevere l’assegno unico facendo domanda a partire dal settimo mese di gravidanza, così da evitare la perdita del beneficio retroattivo.
Arretrati assegno unico 2023: a quanto ammontano le maggiorazioni
Attraverso la tempestiva domanda dell’assegno unico 2023, sarà possibile ottenere retroattivamente anche le maggiorazioni. Infatti a partire da quest’anno, sulla base delle rivalutazioni dovuta all’indice perequativo che misura l’inflazione, sarà possibile ottenere una maggiorazione dell’assegno unico che può andare da 50 a 200 euro.
Le maggiorazioni per il 2023 seguono il tasso Istat dell’8,1%, e quindi la soglia minima ISEE, sulla base dell’indice perequativo misurato su base inflattiva, passa da 15.000 a 16.215 euro, che comporta una maggiorazione da 175 a 189,2.
Coloro che hanno un reddito ISEE fino a 40.000 euro, potranno godere di una maggiorazione che va da 50 a 54,1 euro.
- Invece tutti i nuclei familiari che hanno figli a carico di età inferiore ad un anno, potranno ottenere un incremento del 50% dell’assegno fino al compimento del dodicesimo mese di vita del bambino.
- L’incremento del 50% viene estesa anche i nuclei familiari che abbiano tre o più figli e che abbiano un reddito ISEE fino a 43.240 euro.
- Se invece si è in presenza di due figli oltre al secondo e con un reddito fino a 16.215 euro è prevista una maggiorazione di 91,90.
- I nuclei con almeno quattro figli possono godere di una maggiorazione del 50% che passa dunque da 100 euro a 150 euro fino al ventunesimo anno di età.
Le maggiorazioni per l’Assegno unico vengono estese anche ai nuclei familiari che hanno figli disabili a carico.