Arrigo Sacchi, il rapporto con Silvio Berlusconi: “Tra le persone più importanti della mia vita…”

La scomparsa di Silvio Berlusconi è stata accolta con commozione, dolore e ammirazione da tutti i maggiori rappresentanti dei diversi settori dove ha avuto modo di imprimere la sua incredibile impronta. Dal calcio all’imprenditoria, passando per la politica e la televisione; il suo impatto, a prescindere dal giudizio soggettivo, è stato tra i più influenti degli ultimi decenni. In un’intervista rilasciata per La Repubblica, ha voluto offrire il suo commosso ricordo ricco di aneddoti Arrigo Sacchi; insieme hanno condiviso pagine importanti nel contesto sportivo, condite da epici successi.



Silvio Berlusconi per me è stato un amico; una delle persone alle quali ho voluto più bene in vita mia, il dolore è grande”. Inizia così Arrigo Sacchi nel ricordare il grande rapporto che lo legava all’ex presidente del Milan. “Ci siamo sentiti l’ultima volta verso Pasqua; mi invitò a pranzo ma io non potevo, rimandai. Credo che ne avrò il rimorso per sempre“. Continua così l’ex allenatore della Nazionale, evidentemente commosso nel raccontare la percezione di quell’ultimo invito declinato. “Ho saputo della sua morte dalla televisione, stavo guardando La7. Mi è preso un mezzo colpo; non ero pronto”. Arrigo Sacchi dopo la triste ricostruzione dello stato emotivo una volta appresa la notizia della scomparsa di Silvio Berlusconi, passa poi al racconto di aneddoti sportivi, soprattutto in riferimento al Milan.



Arrigo Sacchi, gli aneddoti sportivi con Silvio Berlusconi: “Possedeva una tale passione…”

“Cos’è stato Silvio Berlusconi per il calcio? Una slavina dentro uno stagno; un visionario con gli occhi nel futuro e un coraggio smisurato… In dieci anni, noi italiani abbiamo vinto più trofei che nell’intera storia di questo sport”. Le parole di Arrigo Sacchi sul compianto amico Silvio Berlusconi – rilasciate a La Repubblica – trasudano ammirazione e nostalgia nel ricordare i successi sportivi del cavaliere. “Se è vero che voleva fare lui la formazione? Con me mai; anche perché sposava in tutto le mie idee… Era un genio che amava il suo Paese, e che il suo Paese ha capito molto meno di quanto meritasse“. Arrigo Sacchi impreziosisce il racconto con l’aneddoto del suo primo incontro con Silvio Berlusconi: “Con il mio Parma avevo battuto il Milan in amichevole a San Siro… Venne negli spogliatoi, volle conoscermi e mi disse: ‘La seguirò’. Poi vincemmo altre due volte…”.



Il toccante ricordo di Silvio Berlusconi offerto da Arrigo Sacchi a La Repubblica è ricco di aneddoti nostalgici; momenti simbolo della carriera dell’ex premier che ha rivoluzionato il calcio italiano. “Come ci motivava? Possedeva una tale passione, una tale carica contagiosa che ti portava a tirar fuori anche l’energia che avevi nell’alluce”. L’ex allenatore del Milan poi aggiunge: “Una volta ci siamo scontrati: quando rifiutai un giocatore che a lui piaceva moltissimo, l’argentino Borghi…Gli risposi che gli restava una sola alternativa: licenziarmi oppure tornare a fare il presidente. Tornò a fare il presidente”. In conclusione, Arrigo Sacchi rivolge le ultime parole di affetto e stima in memoria di Silvio Berlusconi: “Ce l’abbiamo messa tutta, ci siamo voluti bene e abbiamo vinto e vissuto tanto; siamo andati ben oltre il sogno… Cosa mi lascia? Due idee grandi: amare quello che si fa, e sapere che si poteva fare meglio“.