Domani è in programma a Rimini il “Gran Galà di Serie B”, dove tra gli ospiti, come ricorda footballnews24.it, ci sarà anche Arrigo Sacchi, ormai ex allenatore di calcio, che oltre a far il commentatore tv, ha appena dato alle stampe, insieme a Luigi Garlando, il libro “La coppa degli immortali”, in cui si racconta la stagione calcistica del 1989 del Milan che arrivò alla conquista della Coppa dei Campioni, battendo in finale il Benfica. Di questo libro Sacchi parlerà anche questa sera durante la puntata di Che tempo che fa. Quasi certamente il sampdoriano Fabio Fazio mostrerà alcune immagini dei successi rossoneri sotto la guida di Sacchi, che in Europa non trionfò solo 20 anni fa, ma anche in precedenza con la finale di Barcellona con cui battè 4-0 lo Steaua Bucarest. Il conduttore della trasmissione di Rai 1 potrà forse consolarsi pensando che uno dei protagonisti di quelle imprese, Ruud Gullit, vestì poi la maglia blucerchiata.



ARRIGO SACCHI, IL COMMENTO SULLA JUVENTUS

Da non dimenticare poi l’impresa sfiorata da Sacchi alla guida della nazionale italiana nel 1994, quando l’Italia perse i mondiali negli Stati Uniti ai calci di rigore in finale contro il Brasile. Certo parlare della Coppa dei Campioni di vent’anni fa può provocare una certa nostalgia nei tifosi del Milan, visto che i rossoneri non attraversano un buon momento, ma anche mettere il dito nella piaga dei sostenitori della Juventus, visto che anche quest’anno il traguardo tanto ambito non è stato raggiunto. Proprio recentemente Sacchi, a proposito della squadra di Allegri, aveva detto, in un’intervista al Corriere dello Sport, che “la Juventus è pur sempre calcio italiano, gioca con 8-9 uomini invece che con 11”. Dunque dal suo punto di vista qualcosa non va negli schemi dei tecnici italiani.



ARRIGO SACCHI SUL PODIO TRA I 50 MIGLIORI ALLENATORI DI SEMPRE

Recentemente Arrigo Sacchi ha avuto anche un importante riconoscimenti da parte di France Football, che ha stilato una classifica dei 50 migliori allenatori della storia del calcio. Tenendo conto di vittorie, titoli, durata e impatto della carriera, il mago di Fusignano è finito sul gradino più basso del podio, alle spalle di Rinus Michels e di Alex Ferguson. A Sacchi viene riconosciuto il merito di aver cambiato la mentalità del calcio italiano. Nella top ten c’è anche un suo “allievo”, Carlo Ancelotti, che occupa l’ottavo posto grazie alle tre Champions League vinte con Milan e Real Madrid. Tra Sacchi e alcuni suoi ex giocatori c’è ancora un legame particolare. Come ricorda unfoldingroma.com, l’ex allenatore è stato per esempio recentemente presente alla presentazione del libro di Alberigo Evani “Non chiamatemi Bubù” a Modena. Da ricordare che proprio Evani è stato l’autore del gol con cui, sempre nel 1989, il Milan conquistò la Coppa intercontinentale a Tokyo: un altro trofeo dell’era Sacchi.

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