Il fArti Museum-Digital Experience nasce a Domodossola come spazio mediante il quale far sperimentare ai giovani il gusto dell’arte attraverso modalità innovative e più consone ai loro linguaggi. Infatti la logica del museo “fatto da te per te”, attraverso l’ausilio di modalità di fruizione immersiva e digitale, consente ai visitatori non solo di immergersi a tutto tondo nell’opera degli artisti, ma di fruire e generare percorsi ed itinerari strutturati ad hoc.



La graduale costituzione di un catalogo di percorsi artistici, consentirà, mediante visite guidate, di prenotare un percorso individuato tra quelli disponibili. Questo fa sì che nel fArti Museum non vi siano né collezioni permanenti, né mostre temporanee, ma percorsi fruibili in base ai propri interessi.

Per studiosi e ricercatori, oltre che per collezionisti ragazzi, al museo è poi consultabile una banca dati con più di 10mila immagini di opere d’arte, interrogabili per autore, tecnica artistica, periodo di realizzazione, corrente o movimento di appartenenza, museo di provenienza o città presso la quale l’opera è visibile. Per gli artisti principali sono stati repertati alcuni dei principali esiti d’asta, in modo da avere anche un’idea del valore di mercato delle loro opere.



In questo modo la piattaforma MediaArt, consultabile anche in rete dal sito del fArti Museum, diventa un agile strumento nel quale conoscenza ed esperienza si fondono in un tutt’uno, mostrando come il linguaggio dell’arte non conosce barriere e che la sua trasversalità lo rende un perfetto strumento tramite il quale generazioni distanti tra loro possono dialogare con esiti sorprendenti.

Il percorso museale si struttura essenzialmente in quattro momenti: un primo fortemente “esperienziale”, che grazie ad una stanza immersiva consente un approccio emozionale con le opere d’arte del percorso individuato. Successivamente si passa all’area “didattica”, nella quale attraverso touch, i-pad ed immagini prodotte su grande schermo, è possibile avventurarsi in un approfondimento delle principali tematiche riguardanti l’artista, il periodo o la corrente di appartenenza. Prima di terminare il percorso con il momento laboratoriale, nel quale i visitatori possono sperimentarsi direttamente, o con la creazione di “schizzi d’arte”, o con l’individuazione di percorsi personalizzati, ci si può dilettare attraverso gli “oculos go”, mediante delle vere e proprie immersioni digitali in alcune delle principali opere presenti nel percorso.



Tra i differenti obiettivi del museo vi è anche quello di lanciare giovani artisti che abbiano voglia di cimentarsi sia attraverso l’arte digitale, sia mediante tecniche più tradizionali. Ad essi infatti è riservata un’area nella quale poter esporre le loro opere o le proprie installazioni video. Il museo non si limiterà ad offrire loro spazi e strumenti, ma li accompagnerà in un vero e proprio percorso di presentazione dei propri esiti artistici, compiendo con loro un itinerario che li conduca anche verso il mercato dell’arte.
“OpenArt” si vuole infatti proporre con una propria vetrina attraverso la quale fare interagire i giovani artisti con il mondo sempre più complesso delle proposte artistiche.

Il valore aggiunto dell’esperienza del fArti Museum è certamente quello di avere coinvolto i giovani studenti del Liceo artistico del Rosmini International Campus di Domodossola, tanto nel predisporre i percorsi tematici, quanto nel cimentarsi nell’accompagnare i visitatori proponendo delle vere e proprie visite guidate.

Infatti al piano terreno della Villa del Buon Pastore, sede del fArti Museum, sono presenti i laboratori del Liceo artistico del Rosmini International Campus, che grazie ad una sala riprese, ad uno studio di post-produzione e ad uno spazio di registrazione audio, oltre ai laboratori di scultura e pittura, ed un’innovativa Conference hall, offrono ai ragazzi e non solo degli strumenti destinati tanto alle riprese in studio quanto alla creazione di veri e propri format televisivi.

Al riguardo i ragazzi, seguiti dai docenti, potranno, secondo una logica di stage, divenire essi stessi risorse in grado di sostenere le varie fasi di realizzazione dei format televisivi grazie alla presenza nel liceo artistico dell’indirizzo di grafica digitale e di produzione audiovideo.

Quando abbiamo pensato all’interazione che poteva scaturire tra questi vari spazi e tra i vari strumenti di lavoro in essi presenti, abbiamo certamente voluto creare un luogo nel quale i ragazzi potessero far diventare l’arte non qualcosa da fruire in modo passivo, ma un’avventura nella quale immergersi da protagonisti. Anche perché qualsiasi altra modalità di avvicinarsi all’affascinante policromia dei vari linguaggi artistici non farebbe altro che snaturarli, riducendoli a meri prodotti del mercato o peggio ancora a mode effimere.

Una cura particolare è stata poi riservata al contesto architettonico nel quale tutto questo è ospitato: infatti tanto il Museo quanto i laboratori del Liceo artistico si trovano in una Villa dell’Ottocento situata nel centro storico di Domodossola, appositamente ristrutturata al fine di potere rispondere alle più innovative esigenze del mondo della didattica e della comunicazione. Il progetto ha potuto prendere avvio grazie agli investimenti effettuati dalla Fondazione Dignitatis Personae, proprietaria dell’immobile, e dal Rosmini International Campus, ente gestore delle attività didattico-educative, nonché dal coinvolgimento nell’iniziativa della Fondazione Cariplo, che ha inserito questa realtà tra i beneficiari del bando “Luoghi di innovazione culturale”.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI