Artem Uss, imprenditore russo, è evaso dagli arresti domiciliari in cui si trovava a Milano per le accuse di riciclaggio di denaro ed evasione di sanzioni nel primo pomeriggio di mercoledì 22 marzo, il giorno successivo all’approvazione del mandato di estradizione negli Stati Uniti. È riuscito a scappare prima che le forze dell’ordine, allertate dall’allarme generato dal braccialetto elettronico, arrivassero all’indirizzo di residenza. Il dispositivo non è stato rinvenuto nell’appartamento, dove invece c’era la base del congegno, vacante, che attraverso un sistema wireless costruisce un’area virtuale oltre la quale scatta l’alert.



La moglie, come riportato dal Corriere della Sera, era rientrata nel Paese d’origine alcune settimane fa, col pretesto di dovere accudire uno dei figli. La sensazione, però, è che l’allontanamento non fosse casuale bensì parte di un piano di fuga del marito attentamente pianificato. Ad attendere il ricercato, infatti, c’era un complice con un’auto davanti all’abitazione. L’uomo è figlio del governatore di una regione siberiana e la Casa Bianca ha fatto sapere di seguire “con preoccupazione” la vicenda.



Artem Uss, imprenditore russo evaso a Milano: è caccia all’uomo

Le autorità internazionali adesso sono in cerca di Artem Uss, l’imprenditore russo evaso a Milano mercoledì scorso. L’uomo ha con sé uno zaino e, probabilmente, dei documenti falsi. Il sospetto è che infatti sia già scappato all’estero. Adesso il caso sembrerebbe essere diventato diplomatico, con i Dipartimenti di Polizia di tutta Europa e i servizi segreti di diversi Paesi attivati per le ricerche. Il criminale russo, nei prossimi giorni, sarebbe dovuto essere estradato negli Usa. Una prospettiva di cui era a conoscenza da tempo, sebbene avesse presentato richiesta per l’estradizione nel suo Paese d’origine.



Poco dopo l’arresto dell’imprenditore, avvenuto ad ottobre, la Polizia di Mosca ha infatti avviato contro di lui un’inchiesta per riciclaggio di denaro e ha ottenuto un ordine del Tribunale per la sua estradizione. La frettolosa richiesta probabilmente era un indizio del fatto che la Russia stava cercando di salvarlo dalle pesanti accuse statunitensi.