L’Ascensione del Signore nostro Gesù Cristo
è una festività solenne del mondo cattolico in cui si ricorda l’ultimo episodio della vita di Gesù dopo la risurrezione e si celebra il 16 maggio. Viene festeggiata la prima domenica dopo 40 giorni dalla Pasqua e quest’anno coincide con il 16 di maggio. Dai resoconti storici è tra gli eventi che vengono ricordati già nei primi secoli della diffusione del cristianesimo, basta considerare che una prima testimonianza risale a al IV secolo, inserita all’interno della storia ecclesiastica di Eusebio, un vescovo della città di Cesarea Marittima.
Inoltre nel 376 fu eretto sul Monte degli Ulivi, un edificio che doveva ricordare il punto in cui Gesù si era distaccato dai sui discepoli. L’episodio dell’Ascensione è un evento fondamentale all’interno del cristianesimo, dato che conclude il tempo in cui da risorto, Gesù ha impartito i sacramenti ai discepoli e li ha istruiti al fine di diffondere la parola di Dio sulla terra. Un episodio che è strettamente connesso al mistero Pasquale della resurrezione e racchiude diversi significati. È descritto negli Atti degli Apostoli e nei Vangeli, come un momento in cui Gesù conduce i suoi 11 discepoli sul Monte degli Ulivi annunciando la sua ascensione e scomparendo ai loro occhi in modo graduale. Il termine utilizzato rispecchia in pieno come questo evento non sia una fase di distacco, ma un momento di transazione, un’elevazione spirituale grazie alla quale Gesù è salito al cielo e siede alla destra del Padre in attesa del giorno della Pentecoste. Un significato molto profondo che racchiude tutti gli sforzi del cammino di fede dei cristiani con la speranza di completare il proprio percorso salendo in cielo.
Il Regina Coeli di Papa Francesco
«Oggi, in Italia e in altri Paesi, si celebra la solennità dell’Ascensione del Signore. La pagina evangelica (Mc 16,15-20) – la conclusione del Vangelo di Marco – ci presenta l’ultimo incontro del Risorto con i discepoli prima di salire alla destra del Padre. Di solito, lo sappiamo, le scene di addio sono tristi, procurano a chi resta un sentimento di smarrimento, di abbandono; invece tutto ciò ai discepoli non accade. Nonostante il distacco dal Signore, essi non si mostrano sconsolati, anzi, sono gioiosi e pronti a partire missionari nel mondo»: così Papa Francesco apre il Regina Coeli da Piazza San Pietro, dedicato all’Ascensione del Signore e alla catechesi sul perché i discepoli all’epoca non vennero descritti come “tristi” nel vedere ascendere in Paradiso il loro Maestro. Secondo il Pontefice, questo avviene perché «L’ascensione completa la missione di Gesù in mezzo a noi»; infatti, sottolinea ancora Papa Francesco, «se è per noi che Gesù è disceso dal cielo, è sempre per noi che vi ascende. Dopo essere disceso nella nostra umanità e averla redenta – Dio, il Figlio di Dio, scende e si fa uomo prende la nostra umanità e la redime – ora ascende al cielo portando con sé la nostra carne. È il primo uomo che entra nel cielo, perché Gesù è uomo, vero uomo, è Dio, vero Dio; la nostra carne è in cielo e questo ci dà gioia. Alla destra del Padre siede ormai un corpo umano, per la prima volta, il corpo di Gesù, e in questo mistero ognuno di noi contempla la propria destinazione futura. Non si tratta affatto di un abbandono, Gesù rimane per sempre con i discepoli, con noi. Rimane nella preghiera, perché Lui, come uomo, prega il Padre». (a cura di Niccolò Magnani)
Come si festeggia l’Ascensione del Signore nostro Gesù
L’Ascensione del Signore nostro Gesù è una festività ricordata in tutto il mondo cattolico
e data la sua origine molto antica nei secoli ha assorbito alcune tradizioni popolari. Per questo oggi, se da un lato viene ricordata l’Ascensione del nostro Signore Gesù Cristo in tutte le chiese con una messa solenne, e in alcuni casi anche una processione per le strade, vi sono anche dei luoghi in cui si continuano a seguire alcune tradizioni antiche risalenti all’epoca classica e medievale. In particolare questa festa si affianca ad alcune credenze collegate alla benedizione delle acque, come nel Salento, a Venezia e a Bari.
Dove si ricorda questo evento: Gerusalemme
In quanto una della festività solenne della religione cattolica la festa dell’Ascensione del Signore nostro Gesù Cristo è presente in tutto il mondo cristiano, ma in particolare vi è una città in cui ancora si ricorda questo evento in maniera intensa: Gerusalemme. Un luogo la cui storia è stata segnata dalla fede cristiana, ma anche dall’influenza dell’islamismo e dell’ebraismo, una città contesa che appare sospesa tra il passato e il presente. La storia e le tradizioni sono parte integranti di questo luogo, basterà camminare attraverso le strette strade della città vecchia, caratterizzate da una pietra calcarea, per imbattersi in monumenti di culto e storici, dal Muro del Pianto alla Moschea della Roccia, dal museo di Israele al monte degli Ulivi. In particolare in questo luogo è presente un’edicola in cui ogni anno viene celebrata una messa Santa per ricordare l’Ascensione del Signore nostro Gesù Cristo.
Tutti gli altri Beati di oggi
Il 16 maggio è un giorno in cui vengono anche ricordati i seguenti Santi e Beati: Beato Adamo degli Adami; Beato Ludovico della pietà; Beato Vitale Vladimiro Bajrak; San Simone Stock; Santi felice e Diocleziano; Sant’Andrea Bobola.