Si chiama Ashli Babbitt la donna colpita al petto con un colpo di pistolanell’assedio al Congresso Usa. Veterana dell’Air Force, la 35enne aveva servito in Iraq e Afghanistan ed era una sostenitrice di Trump e delle teorie cospirative di QAnon. La donna viveva a San Diego, dopo aver servito per 14 anni nell’esercito. Poi aveva aperto un’azienda di servizi e attrezzature per piscine, la Fowlers Pool Service and Supply, insieme al marito, che però ieri non è andato a Washington insieme a lei. «Davvero non so perché abbia deciso di fare ciò», ha dichiarato la suocera a Fox 5 Dc, confermandone l’identità. Ashli Elizabeth Babbitt viene descritta come una «donna meravigliosa, con un grande cuore e una mente forte» dall’ex marito Timothy McEntee, con cui aveva servito nell’aeronautica ed era stata sposata dal 2005 al 2009. «Amava l’America con tutto il cuore». Intanto è stata aperta un’inchiesta per ricostruire quanto accaduto nei corridoi di Capitol Hill. Secondo i media americani, sarebbe stata colpita alle 15 circa davanti alla Camera, quando i ribelli hanno distrutto i vetri della porta dietro cui erano barricati i deputati per introdursi all’interno.



ASHLI BABBITT, VETERANA E FAN DI TRUMP E QANON

In un video diffuso sui social si sente un colpo di pistola, poi si vede Ashli Babbitt a terra, avvolta in una bandiera trumpiana blu con lo slogan “Make America Great Again”. Dietro di lei agenti del servizio di sicurezza di Capitol Hill con i fucili rivolti sui manifestanti. Stando ad un altro video, a colpire la donna sarebbe stato uno degli agenti di sicurezza armati che stavano difendendo l’area protetta dell’edificio. Quindi, quando ha visto la donna arrampicarsi sulla porta divelta per provare a passare attraverso i vetri rotti dai manifestanti, le ha sparato. La donna è quindi caduta pesantemente a terra ed è stata subito soccorsa. Le prime immagini la mostrano insanguinata ma ancora cosciente. La morte è sopravvenuta dopo il trasporto in ospedale. Ashli Babbit citava spesso le teorie QAnon, movimento secondo cui i democratici fanno parte di una setta satanica di pedofili contro cui si batte proprio Donald Trump. Il 5 gennaio scriveva che era arrivato il giorno «della tempesta», il momento della resa dei conti fra il presidente e i suoi rivali. «La tempesta è qua e si abbatterà su Washington in meno di 24 ore. Dal buio alla luce!».



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