Asia Argento esulta dopo la condanna per stupo di Harvey Weinstein: “Dopo 23 anni non vivrò più nel terrore”, dice l’attrice in seguito alla condanna del produttore di Hollywood. La figlia del regista Dario, tra le prime a lanciare il movimento #metoo, ha dichiarato a “Il Fatto Quotidiano”: “Mi sento vendicata. Non soltanto io ma tutte le donne che hanno lottato per la giustizia […] Mi sento vendicata nei confronti di tutti quegli uomini e pure quelle donne che in Italia mi hanno chiamato ‘prostituta’ solo per aver raccontato la verità su quanto mi era accaduto quando avevo 21 anni”. Parole che fanno eco a quelle rilasciate su Instagram, dove Asia ha commentato: “Harvey Weinstein è adesso uno stupratore condannato. Un grazie a tutte le donne coraggiose”. Poi ha aggiunto: “Questo è anche per te Anthony”, riferendosi al compianto compagno: Anthony Bourdain.



ASIA ARGENTO DOPO CONDANNA WEINSTEIN: “MI SENTO VENDICATA”

Ma qual è il legame tra Asia Argento e Harvey Weinstein? L’attrice italiana lo aveva raccontato nei dettagli a Roman Farrow, della celebre testata “New Yorker”. Correva l’anno 1997: Asia si trovava in Costa Azzurra, dove in quei giorni si svolgeva il Festival di Cannes. Fu in quei giorni che l’ex re dei produttori cinematografici decise di avvicinarla. Stando alle dichiarazioni di Asia, Weinstein la costrinse ad avere un rapporto orale con lui. A distanza di molti anni proprio le parole della Argento diedero vita al movimento globale del #MeToo, dal quale però l’attrice ha da qualche tempo preso le distanze. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, proprio la decisione di esporsi in prima persona ha a lungo fatto temere ad Asia “la vendetta di Weinstein”. Così non è stato: per usare le sue stesse parole, la Argento e tutte le altre vittime di Harvey sono vendicate.

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