Asia Argento battibecca con Giuseppe Cruciani che l’attacca citando un’altra intervista che aveva portato a una querela proprio della figlia del re dell’orrore. Il giornalista specifica: “Sottolineiamo anche il fatto che ci siano delle donne che dicono di no di fronte alle proposte di questi produttori“. Prima Asia lo aveva “minacciato” che lo avrebbe denunciato in caso di ulteriori accuse nei suoi confronti. Questo perché lo stesso Cruciani aveva citato un’intervista in grado di far andare su tutte le furie l’Argento che aveva specificato di aver già querelato il giornalista per quelle parole da lei mai pronunciate. Nel pezzo di intervista letto da Cruciani in studio a Canale 5 c’è sostanzialmente l’accusa che Asia abbia avuto dei rapporti consenzienti proprio con Weinstein stesso. Non è da escludere che si possa continuare a parlare di questo scontro anche nei prossimi giorni. (agg. di Matteo Fantozzi)
Il battibecco con Vittorio Feltri
Asia Argento si riprende la sua rivincita: Harvey Weinstein è stato condannato per stupro. In collegamento con “Live Non è la D’Urso” dichiara: «Non voglio dilungarmi, ma fare riferimento alla legge. Io non sono stata picchiata durante lo stupro, non ho riportato segni. Eppure, io sono colpevole, vengo definita una prostituta. Io ho sempre detto chiaramente cosa mi è successo». E a Vittorio Feltri aggiunge: «Quando mi è successa questa violenza avevo vinto due David di Donatello, quindi non ho una carriera?». Quando vede nelle sfere anche Cruciani sbotta: «Lei comparirà al processo, io ho querelato Feltri e lei sarà testimone». Quando il conduttore radiofonico le ha chiesto il motivo per il quale non abbia denunciato Weinstein, lei replica: «Mi ha detto che non avrei lavorato più e io ci tenevo alla mia carriera». Quando Feltri prova a replicare viene interrotto, allora insorge: «Mi invitate e mi fate aspettare come un cogli*ne». E quindi riprende la parola: «Non l’ho mai definita prostituta. Ho detto che una donna che accetta di fare sesso per trarne un vantaggio come la vuoi definire? Ma non penso sia il suo caso. Ha avuto il merito di aver tolto il coperchio ad un pentolone. Se si è offesa, me ne scuso». (agg. di Silvana Palazzo)
Asia Argento torna a Live Non è la D’Urso
Asia Argento ha dovuto rinunciare a proseguire la sua avventura a Pechino Express. Lo ha fatto suo malgrado, perché mai avrebbe voluto abbandonare in questo modo il programma. Asia, che a Pechino partecipava in coppia con l’amica Vera Gemma, si è ritirata a seguito di un infortunio avuto in Thailandia nell’ottobre scorso. Il medico, in quell’occasione, le ha comunicato che la rotula del ginocchio sinistro, il pollice sinistro e il tendine dell’indice della mano erano compromessi. Nessuna chance, dunque, di poter continuare il viaggio. Dopo il rientro a Roma, Asia si è messa a scrivere canzoni per dare un senso a quel periodo di inattività forzata. È così ch’è nato il suo nuovo album, Music from my bed, proprio perché è sul letto della convalescenza che questo progetto si è sviluppato. Questa sera, l’Argento sarà ospite a Live – Non è la D’Urso anche per promuoverlo.
Asia Argento: “Ecco cosa significa (davvero) essere figlia d’arte”
A Pechino Express si è presentata come figlia d’arte, e in effetti, Asia Argento, quell’etichetta non se l’è mai smarcata di dosso del tutto. È vero, figlia d’arte lo è stata, ma dipende sempre da cosa s’intende: “Non so perché la gente pensa che il cinema sia sinonimo di ricchezza”, fa sapere a Vanity Fair. “È vero, mio padre faceva film di genere e aveva successo, ma noi eravamo della media borghesia. Dormivo nella stessa stanza da letto con le mie sorelle, mica in un castello. Ci sono, però, dei figli d’arte che crescono nell’agio e stanno bene così perché non hanno delle ambizioni. Io, invece, la voglia di affermarmi ce l’ho avuta sin da quando ero piccola: la scrittura, il cinema e la musica per me erano una necessità, sentivo l’urgenza di creare, di costruire. Non posso dire che sia stato facile essere la figlia di mio padre e di mia madre, ma sento spesso la diffidenza di chi non conosce né me né la mia carriera. Prima di lavorare con mio padre, ho fatto film con Cristina Comencini e Nanni Moretti, ho vinto il David a 18 anni: le mie soddisfazioni me le sono prese. Poi è normale che in un mondo di haters un figlio d’arte è un facile bersaglio, ma la cosa non mi scalfisce. È come se per la massa, che poi vai a capire chi c’è dietro questa massa anonima, io abbia sempre avuto la vita facile. Va bene, se questo li fa sentire migliori, lo pensassero. Ho sudato tutta la vita per fare quello per cui sono su questa Terra: il mio lavoro e i miei figli”. Ma Dario, suo padre, come ha commentato il suo ritorno in Tv? “In realtà non mi ha detto niente, secondo me neanche lo ha visto. Lui non segue tanto quello che faccio. In questo momento sta lavorando e nelle ultime due settimane non ci siamo sentiti”. E tra i suoi ultimi lavori c’è anche un film, Occhiali neri, che vedrà protagonista proprio la figlia. “Di questo non posso ancora parlare, però”, liquida lei.