Alta tensione nello studio di Belve tra Asia Argento e Francesca Fagnani. La scarsa empatia tra l’ospite e la conduttrice è venuta a galla in maniera dirompente quando si è iniziato a parlare del caso Weinstein. Alla domanda della Fagnani, sul perché non avesse denunciato 20 anni fa di essere stata stuprata dal produttore cinematografico, l’attrice ha risposto: “Non volevo pensare a me stessa come una ragazza che era stata stuprata, non volevo che la mia carriera finisse“. A questo punto la Fagnani incalza: “Quindi la carriera ha fatto premio sul resto?“, e la Argento non apprezza: “Non è la carriera figlia mia. È molto difficile parlare di queste cose, lei evidentemente non le ha mai subite, ecco perché la prende all’acqua di rose“. Asia chiede di cambiare discorso ma la Fagnani non molla l’osso e l’Argento perde la calma: “Ne ho parlato cento volte: sa perché non ho mai denunciato? Perché sarei finita a parlare con persone come lei“. Qui la Fagnani si irrigidisce: “E perché? Che sono io?“. Risposta: “Una rompipalle tignosa”. (agg. di Dario D’Angelo)



ASIA ARGENTO OSPITE A BELVE

Asia Argento grande protagonista della puntata di venerdì 18 giugno 2021 di “Belve”, trasmissione di Rai Due condotta da Francesca Fagnani e, durante la quale, vengono realizzate interviste molto personali e profonde, prive soprattutto di quesiti accomodanti e tese a stimolare talvolta anche un vero e proprio dibattito tra l’ospite e la presentatrice o, comunque, a fare emergere alcuni aspetti dell’esistenza dei personaggi presenti in studio magari non ancora così noti al pubblico televisivo.



È il caso della figlia di Dario Argento, che ha parlato, sollecitata dalla giornalista, del suo rapporto con le droghe: “Dipendenze da stupefacenti? Ne ho avute parecchie, ma le ho superate”, ha ammesso candidamente, aggiungendo che tutto ha avuto inizio “come una sperimentazione, ma poi è finito come dipendenza e là mi sono spaventata. Io però ho sempre avuto la fortuna nella vita di essere dipendente più dal mio lavoro che dalle droghe. A quel punto, però, la curiosità ha preso il sopravvento e la padrona di casa, Francesca Fagnani, ha deciso di approfondire l’argomento…



ASIA ARGENTO: “VEDEVO PERSONE CHE NON CI SONO PIÙ”

A “Belve” Asia Argento ha risposto alla domanda della presentatrice imperniata sulla tipologia di droghe che assumeva con un semplice “tutte. Anche droghe di cui lei non conosce l’esistenza, come le bevande sacre degli sciamani”. In particolare, si tratta di medicine sacre che provenienti dall’area amazzonica e che hanno un effetto legato a ogni singolo individuo e alle sue reazioni soggettive. Grazie ad esse, Asia Argento è riuscita a capire “molte cose su di me, la mia famiglia, i miei avi. Ho ricevuto molte visite da persone che non ci sono più, le vedevo come vedo ora lei”.

Francesca Fagnani ha quindi toccato anche l’argomento Giorgia Meloni: la leader di Fratelli d’Italia venne immortalata di nascosto dall’attrice all’interno di un ristorante e fu ricoperta di insulti sui social network. “Successivamente le ho chiesto scusa – ha dichiarato Asia Argento –, ci siamo anche parlate e le ho detto: ‘Però io non ho perso i chili dopo la gravidanza con la cocaina, basta fare un po’ di ginnastica. Giorgia, ce la puoi fare'”.

ASIA ARGENTO E LE MANCATE SCUSE A GIORGIA MELONI

Le parole pronunciate da Asia Argento su Giorgia Meloni ancora fanno discutere. Ospite di Francesca Fagnani a “Belve”, l’attrice ha solo parzialmente ritrattato quello che era il suo post originario, fotografata di nascosto al ristorante: “La schiena lardosa della ricca e svergognata fascista ritratta al pascolo“. Alla domanda se si sia pentita o meno di quell’uscita sui social, Asia ha risposto con un “sì sì” che non ha convito pienamente la conduttrice, che infatti l’ha incalzata: “Sia sincera“. A quel punto la 45enne figlia di Dario Argento ha argomentato:”Mi sono tanto pentita. Per quella roba lì ho ricevuto minacce di morte dai fasci, quindi mi sono veramente pentita. Ho avuto tanta paura. Minacciavano i miei figli, mia madre sui social. No no, non toccherò mai più un fascio neanche con un bastone”. Forse non propriamente il tipo di pentimento che Giorgia Meloni sperava di sentire…(agg. di Dario D’Angelo)