A “Storie Italiane” Asia Argento ha parlato della sorella Anna Ceroli, morta per un incidente e andatasene all’improvviso. “Io quando ho scritto nel libro di lei, mi sono accorta di non avere ancora elaborato questo lutto, ma dopo averne parlato in quelle pagine, ho capito di essere più in pace con questa mia perdita e, successivamente, anche con quella di mia madre. Consiglio a tutti di scrivere su un foglio come ci sentiamo dopo la morte di un nostro caro, in quanto aiuta a superare meglio le difficoltà.



Sempre in merito alla sorella Anna, Asia ha rivelato che “soffriva tantissimo per problemi con sua madre e suo padre e con gravi disturbi dell’alimentazione. Ha fatto una vita di grande malinconia, ma all’università andava benissimo, si manteneva da sola lavorando a teatro e nei bar. So che lei mi sarebbe stata vicina nel corso della sua vita e sarebbe stata una zia fantastica per i miei figli. Avrei tanto voluto che fosse ancora con me”.



ASIA ARGENTO PIANGE IN TV PER SUA MAMMA: “MI MANCANO I SUOI BACI”

Asia Argento si è poi commossa, scoppiando in lacrime durante la messa in onda di un servizio nel quale sono state proposte le fotografie della sua vita con sua madre. Seppure abbia subìto da parte della donna violenze in serie nel corso della sua infanzia, oggi Asia sente molto la mancanza di colei che l’ha messa al mondo: Mi mancano i suoi baci, chi ha la mamma non trema. Io ora che non ce l’ho più tremo di continuo. Ho imparato grazie a lei a essere a mia volta mamma”. L’attrice ha poi ripercorso la sua doppia maternità, rivivendo le emozioni della nascita dei suoi figli. “Io sono fortunata, i miei figli sono straordinari. Li ho cresciuti da sola praticamente ed è stato tosto, ma mi ha cambiato totalmente il significato della mia esistenza. Io ero una persona egoista perché dovevo sempre occuparmi di me e della mia carriera, ma quando sono nati loro sono cambiate le mie priorità. A me il lavoro serve solo per portare il pane a casa, poi il mio desiderio è soltanto stare insieme a loro”.



ASIA ARGENTO: “MIA MADRE MI MASSACRAVA DI BOTTE”

Asia Argento è intervenuta a “Storie Italiane” per parlare del suo libro, “Anatomia di un cuore selvaggio”, nel quale ripercorre le difficoltà vissute nell’infanzia, con le violenze domestiche perpetrate nei suoi confronti dalla madre, che la picchiava frequentemente. La giugulare le pulsava, era rossa in faccia. Io mi irrigidivo, mi coprivo con le braccia, poi usavo la tattica dei serpenti, che si fingono morti per non essere mangiati”, scrive l’attrice nel manoscritto. In studio da Eleonora Daniele, Asia Argento ha sottolineato come non abbia mai compreso le violenze nei suoi confronti e come queste abbiano lasciato segni molto forti su di lei (“Ho fatto anni di analisi, questo periodo di botte è finito il giorno del mio quattordicesimo compleanno”). Di questi episodi, la donna ha parlato con il padre, Dario Argento, e con lui ha deciso che sarebbe andata a vivere a casa sua, dove in quel momento c’era soltanto la domestica che faceva le pulizie. “Io avevo paura di mia madre, la sognavo di notte che mi uccideva”, ha asserito.

ASIA ARGENTO: “NON TORNEREI MAI INDIETRO”

Nel prosieguo dell’intervista, Asia Argento ha asserito che “gli eventi della vita mi hanno fatto diventare forte, altrimenti non sarei qui. Io nasco però con una persona timidissima in realtà, forse per le continue botte e umiliazioni”. Scene a cui in un paio di occasioni ha assistito dal vivo anche l’amica del cuore di Asia, Angelica, con la quale l’attrice spesso si confidava, raccontandole il dramma quotidiano che si consumava nella sua casa. “Se tornassi indietro – ha aggiunto -, sarei di nuovo bambina e di nuovo indifesa. Non c’è qualcosa che io avrei potuto fare per cambiare il corso degli eventi e salvare mia madre dall’alcolismo. Ho sempre pensato che crescendo sarei diventata più sicura di me, però tutto questo è iniziato soltanto verso i 40 anni”. Nello scrivere il libro, Asia Argento ha rivelato come all’inizio abbia sofferto molto, ma poi, andando avanti, sia riuscita a fortificarsi, a essere più conscia di sé e a superare i rimorsi e i rimpianti che provava.