ASIAGO, MORTO PER RECUPERARE CELLULARE FIDANZATA
Tragedia in montagna: un uomo è morto sull’Altopiano di Asiago per recuperare il cellulare della fidanzata, scivolato di mano. Andrea Mazzetto, 30enne di Rovigo, stava affrontando un’escursione sull’itinerario per l’Altar Knotto con la fidanzata, quando alla giovane donna è caduto il cellulare. Il compagno, per andarlo a recuperare, è caduto in un dirupo facendo un volo di circa 200 metri. Questa la ricostruzione di quanto accaduto nel primo pomeriggio di oggi, sabato 20 agosto.
Subito dopo la richiesta di aiuto sono stati mobilitati uomini e mezzi via terra e via aria, vigili del fuoco, volontari del Soccorso alpino e Suem 118. Due elicotteri si sono alzati in volo per recuperare Andrea Mazzetto. Quello dei pompieri, partito da Venezia, e quello del Suem. Poco prima dell’incidente, proprio sul profilo Instagram del 30enne, era apparsa una storia, un video fatto col telefonino, in cui aveva raccolto scorci ed emozioni di quella giornata. C’è anche qualche fotogramma in cui Andrea Mazzetto è ritratto aggrappato alla parete della roccia.
CHI ERA ANDREA MAZZETTO: “SOLARE E GENEROSO”
Andrea Mazzetto e la fidanzata, entrambi trentenni e conviventi da alcuni anni, avevano lasciato l’auto nel parcheggio all’altezza del diciassettesimo tornante. La coppia si era incamminata a piedi per percorrere il sentiero che porta alle rocce a strapiombo sulla Val d’Astico. Si tratta di una roccia che somiglia ad un altare, per questo viene chiamata Altar Knotto. Il giovane di Rovigo, morto durante l’escursione sull’Altopiano di Asiago, per recuperare il cellulare della fidanzata, avrebbe compiuto 31 anni a novembre. Era un piccolo imprenditore edile: 12 anni fa aveva aperto un’attività di cui andava molto orgoglioso. Infatti, sui social ci sono decine di post con le foto degli edifici che ristrutturava con i suoi operai. In città lo descrivono come un ragazzo amato da tutti: «Era solare, generoso e con una gran voglia di vivere», le parole raccolte dal Corriere della Sera.