Dal primo settembre riapriranno tutti gli asili nido in Lombardia, nonché i micronidi e tutti i servizi educativi per la prima infanzia, rivolti quindi ai bambini di età compresa fra gli 0 e i 3 anni. A comunicarlo tramite apposita ordinanza è stata la stessa regione, così come pubblicato sul sito in data 6 agosto 2020. La riapertura dovrà avvenire ovviamente in sicurezza, seguendo tutti i protocolli anti-coronavirus, e la data potrà essere labile. Il Pirellone ha infatti fatto sapere che ai vari gestori, che siano essi privati o pubblici, viene data la possibilità di individuare in autonomia e tenendo conto delle necessità delle famiglie, quando riaprire, comunque, non prima dell’1 settembre prossimo. Nella stessa ordinanza viene altresì ribadita la data del 14 settembre come inizio delle scuole dell’infanzia, così come già disposto dal governo in precedenza.
ASILI NIDO APERTI DALL’1 SETTEMBRE IN LOMBARDIA: LE PAROLE DELL’ASSESSORE BOLOGNINI
«Il contesto attuale – ha spiega l’assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e disabilità, Stefano Bolognini, parole riportate in data 6 agosto da L’Eco di Bergamo – risulta complessivamente modificato rispetto all’inizio dell’emergenza pandemica e le conseguenti riflessioni ci portano a collocare la logica degli interventi in una prospettiva di ripresa complessiva verso la normalità. In quest’ottica emerge con evidenza l’ulteriore funzione dei servizi educativi per la prima infanzia come fattore di crescita generale e strumento di sostegno alla famiglia, oltreché misura di conciliazione familiare e di facilitazione di ingresso e permanenza della donna nel mondo del lavoro». Bolognini ha annunciato una riunione prevista per martedì prossimo, 11 agosto, fra enti gestori, sindacati, Anci, Ats e vari soggetti coinvolti, che avrà l’obiettivo di «garantire una ripresa appropriata e la riapertura in sicurezza dei servizi, anche in funzione della prevenzione del rischio di contagio Covid-19». L’assessore regionale ha infine spiegato che è stato sottoscritto con i gestori dei servizi e le famiglie il «patto di corresponsabilità, all’interno del quale vengono condivise le misure organizzative, igienico-sanitarie e di comportamento individuale volte alla prevenzione e al contenimento della diffusione del contagio da Covid-19».