Emergenza asili nido in Italia, nonostante il crollo delle nascite le strutture sono poche e fanno fatica a venire incontro alle esigenze delle famiglie. “Dovrebbe essere facile colmare il fabbisogno di nidi. L’Italia ha esperienze positive all’avanguardia nel settore e ora ci sono anche i soldi del Pnrr” commenta Marco Rossi-Doria, presidente di ‘Con i bambini’, facendo il punto della situazione tra le pagine del quotidiano La Verità.



Una delle questioni da affrontare quando si parla di asilo nido è che “la diffusione delle strutture è molto differenziata tra Nord e Sud e tra grandi e piccoli centri”, ricordando che “in numerose realtà povere, dove il mercato del lavoro è fermo soprattutto per le donne, è dato per scontato che siano loro ad occuparsi della prole e questa posizione è così radicata che le amministrazioni non attivano le iniziative. Poi non dimentichiamo che da più di vent’anni il welfare educativo ha subito pesanti tagli”. A oggi però Marco Rossi-Doria nota “una inversione di tendenza, si è imposta la consapevolezza che bisogna partire dai bambini” e invoca “un supporto organizzativo per i comuni più deboli. Una task force, che faccia da regia nazionale, composta da figure di diversa esperienza nel settore, in grado di affiancare le amministrazioni affinché i soldi siano spesi bene e con tempestività”, una soluzione che “diventa fondamentale per rimediare a questa situazione di inerzia di alcune realtà e per dare al Paese quello scatto in grado di allinearlo al target stabilito dalla Ue di una diffusione di asili nido pari al 33% della popolazione infantile, che significa avere ogni cento bambini, 33 posti in una struttura vicino casa”.



Asili nido, Italia arranca dietro l’obiettivo del 33% di copertura

La questione degli asili nido è un problema annoso per le famiglie italiane e in particolare le madri lavoratrici. Il Pnrr intende stanziare 3 miliardi di euro per potenziare asili nido e scuole per i primi anni di vita. L’obiettivo è fare sì che entro il 2027 i Comuni garantiscano 33 posti nelle strutture ogni 100 bambini residenti tra i 3 e i 36 mesi, favorendo parallelamente l’ingresso o il ritorno delle donne nel mondo del lavoro. Il Consiglio Europeo nel 2002 aveva posto come target il raggiungimento di una copertura del 33% negli asili nido per i bambini sotto i tre anni; dopo vent’anni l’obiettivo europeo sarà innalzato al 45% di copertura entro il 2030.



Una elaborazione a cura di Openpolis e ‘Con i Bambini’ ha mostrato che le Regioni virtuose sono appena sei: Valle d’Aosta (40,6%), Umbria (44%), Emilia-Romagna (40,7%), Toscana (37,6%), Lazio (35,3%) e Friuli-Venezia Giulia (34,8%). Fanalino di coda per il Mezzogiorno, in particolare Sicilia (12,5%), Calabria (11,9%)  e Campania (11%).