Asili nido, grazie ai fondi del Pnnr Ue il governo aveva presentato oltre 100mila progetti per ampliamento e ristrutturazione di strutture già esistenti destinate all’educazione e alla prima infanzia, ora i soldi sono stati bloccati a sorpresa dai tecnici che dopo aver valutato il piano hanno ritenuto non idoneo l’investimento che invece doveva prevedere la costruzione ex novo delle scuole e non interventi su edifici già presenti sul territorio.
Come riporta il Sole 24 Ore, questa decisione inaspettata ha generato un aspro confronto tra gli esponenti del parlamento italiani e l’Europa, perchè il progetto finanziato con il Recovery Fund ha comunque come obiettivo la stessa finalità, cioè quella di garantire alle famiglie più servizi, qualità, e migliore sicurezza degli asili nido e degli istituti educativi per bambini piccoli. Ora il governo sta cercando una soluzione in manovra per trovare almeno un miliardo di euro utile per portare a termine la realizzazione di tali interventi, anche perchè il piano per l’ampliamento di posti disponibili nelle scuole, è inserito nel programma italiano contro la denatalità, ed è quindi considerato un investimento “irrinunciabile”.
Asili nido, Ue blocca fondi PNNR per ampliamento, finanziamenti solo per nuove strutture
La Commissione Ue ha sollevato numerose obiezioni per quanto riguarda la concessione di fondi Pnnr per i servizi educativi destinati alla prima infanzia e ampliamento degli asili nido. A quanto pare l’errore dell’Italia sarebbe quello di non aver previsto nuove strutture ma solo interventi su edifici già esistenti. Questa scelta e anche la modalità di comunicazione del blocco dei fondi giudicata “tardiva”, è stata commentata dal governo come “ingiustificata ed ostile“, anche perchè riguarda lo stop di almeno il 20% di tutti i finanziamenti utili a completare tutto il progetto complessivo.
A risentire di questa mancanza, saranno soprattutto le regioni del Sud, nelle quali era stata prevista la maggiore disponibilità di spesa per far fronte alla carenza di posti negli asili che entro il 2025 dovranno diventare complessivamente 264.480. Ora infatti bisognerà inserire un miliardo nella prossima legge di bilancio pur di completare l’opera, che come ha sottolineato più volte Giorgia Meloni “è di assoluta priorità per portare avanti l’azione del governo per favorire la natalità“.