A Mattino5 il caso dell’asilo de L’Aquila, dove un bambino è morto, investito da un’auto fuori controllo. Il programma di Canale 5 ha intervistato Giusy Fonzi, la zia del povero bimbo deceduto: “Un bambino allegro, sempre scherzoso – racconta la zia a Mattino5 – era un bel tempo quello passato con lui. E’ successo che eravamo fuori – ha proseguito – e sapevamo dai brevi flash dei quotidiano locali che c’erano bambini molto gravi e altri solo feriti, e speravamo che Tommaso fosse fra questi ultimi e che uscisse subito dal pronto soccorso, poi quando hanno chiamato i genitori in una stanza abbiamo capito che il figlio più grave era lui”.
Poi ha aggiunto: “Aveva degli amichetti, aveva scelto i suoi eletti, aveva i suoi gusti e le sue necessità”. Quindi la zia ci tiene a precisare: “Non c’è voglio giustizia, non c’è colpa credo se non distrazione e caso, non so come vogliamo chiamarlo… credo che anche le altre persone coinvolte in questa tragedia stiano soffrendo le stesse pene e il marchio sarà difficile da cancellare”. L’inviata di Mattino5 da L’Aquila ha poi spiegato: “Stanno già spostando le culle del nido e l’attrezzatura per non far rivivere ai bimbi quando ricominceranno le lezioni l’orrore vissuto in diretta”.
ASILO L’AQUILA, I BIMBI VERRANNO TRASFERITI IN UN ALTRO ASILO
“C’erano circa 10 bimbi quando è arrivata la macchina, hanno visto l’incidente e hanno visto morire un compagno e assolutamente si vuole evitare un ulteriore trauma. E’ già stata selezionata un’altra sede e almeno fino al prossimo anno rimarranno lì poi per l’anno venturo si deciderà”.
Fortunatamente le notizie che giungono dagli ospedali sono positive: “Un bimbo è fuori pericolo, è stato spostato dalla terapia intensiva in chirurgia generale, aveva un trauma toracico, mentre le altre due bimbe sono gravi ma sono in miglioramento. Stamane il Policlinico Gemelli fornirà un bollettino informale, è stato tutto fatto con molta calma e delicatezza, sono per ora notizie estremamente positive, e poi ci sono due bimbi gemellini ricoverati all’Aquila che sono fuori pericolo, si tratta di un normale decorso ospedaliero”.