In questi giorni di reclusione forzata per la quarantena ecco che parecchi personaggi del calcio o ex giocatori, in diretta social hanno confessato aneddoti e retroscena esilaranti, di fronte a una platea amplissima di followers. E ieri è stato il caso di Tino Asprilla, ex giocatore del Parma degli anni 90, che in diretta Instagram con l’ex compagno con la maglia dei ducali Fabio Cannavaro, si è raccontato a 360 gradi. Pure non risparmiando anche retroscena piccanti, che hanno visto lo stesso Asprilla protagonista di notti brave in Italia: l’ex attaccante ha infatti raccontato a Cannavaro di quando “Una sera eravamo in ritiro, un compagno mi disse “Vieni qui che ci sono 5-6 ragazze“, ci divertimmo, finimmo alle 5 di mattina. Massimo Crippa? Mi portava sempre alle sue feste, a Milano, a Modena. La colpa è sua…”.
ASPRILLA SI CONFESSA: DOVEVO FARE SCHERZI A TUTTI
Ma oltre ad aneddoti hot, ecco che Asprilla e Cannavaro non si risparmiano, andando a scovare nella scatola dei ricordi in gialloblu, anche perle preziose. L’ex azzurro non può dunque che ricordare un curioso episodio che lo vide protagonista: “Mi ricordo quella volta della multa di tre milioni che mi diede Malesani. La mangiai a tavola”. E sempre a tavola e contro Malesani si concentravano certo i tanti scherzi di Asprilla: “Mi disse che era stufo, che dovevo cambiare e non potevo sempre fare casino a tavola altrimenti mi avrebbe ceduto. Non ero capace di stare in silenzio, dovevo fare scherzi a tutti, Veron mi prendeva in giro vedendomi in silenzio e alla fine tornai quello di sempre”. E sempre parlando di scherzi e divertimenti, ecco un’ultima perla su Nevio Scala, allenatore del Parma fino al 1996: “Il mister ci faceva fare sempre le passeggiate la mattina, un giorno caddi nel lago, avevo sonno…”.