Aspromonte – La terra degli ultimi: la storia di Africo, un paesino “abbandonato”

Ripercorrendo la trama di un romanzo o descrivendo eventi realmente esistiti; il mondo del cinema è forse la migliore trasposizione tra i settori artistici, capace di impreziosire racconti già ricchi di emozioni e aneddoti. Un esempio lampante è rappresentato dal film Aspromonte – La terra degli ultimi, di Mimmo Calopresti. La pellicola racconta le sorti di un piccolo paesino Africo, in calabria; il contesto è quello degli anni ’50.



Aspromonte – La terra degli ultimi è un film drammatico prodotto in Italia nel 2019 e che presenta delle reminiscenze quasi appartenenti al genere western. L’opera è ispirata al romanzo di Pietro Criaco, Via dell’Aspromonte, e racconta gli avvenimenti realmente accaduti nella località di Africo negli anni cinquanta. La storia vera raccontata dalla pellicola è antecedente alla terribile alluvione che nel 1951 devastò il paesino calabrese mettendo alle strette le poche centinaia di persone che la abitavano. Lo scenario è quello di un contesto retrogrado; assenza di corrente, di acqua in abbondanza e perfino di istituti scolastici.



Aspromonte – La terra degli ultimi: la storia vera e la trama del film

Nel contesto del paesino di Africo – quasi fuori dalla realtà dell’epoca – le ristrettezze dal punto di vista sociale e delle infrastrutture portano all’ennesimo caso di morte per parto. L’assenza di collegamenti urbani rese impossibile un intervento tempestivo dei sanitari con il trasporto in ospedale; era questa quasi una tragica e triste consuetudine. Proprio da questa storia parte il racconto di Aspromonte – La terra degli ultimi. Le persone del paese si ribellano per l’amaro destino che sembra portare solo morte nella città calabrese.



I cittadini di Africo, nel film Aspromonte – La terra degli ultimi, decidono di cambiare le sorti della loro realtà calabrese ribellandosi al sistema sociale degradante e non curato a dovere dalle istituzioni. La pellicola analizza ogni singolo personaggio, dalla loro quotidianità all’introspezione; la gente di Africo è disposta a tutto pur di far sentire la propria voce alla politica e anche senza consenso sono tutti pronti ad impiegare le proprie forze per la costruzione di una strada che finalmente possa collegare Africo alla marina. Dalle dispute locali – come nel caso di Don Totò – alle controversie burocratiche; la storia de Aspromonte – La terra degli uomini è un manifesto della voglia di rivalsa, dell’importanza dell’unione e dell’impegno sociale.