“Quando si esce da una filiale e fino a quando non si arriva a destinazione, l’attenzione è al massimo. Ogni situazione che ci appare strana ci fa allarmare, pensando al nostro carico e a noi stessi”. Così raccontano a IlGiorno le guardie giurate che martedì sera sono state assaltate da un gruppo di criminali, entrati in azione sull’A1 con un piano da film, studiato quasi alla perfezione. “Martedì sera quel tir viaggiava in modo sospetto – hanno continuato le guardie, riferendosi ad uno dei mezzi usati dai malviventi per mettere in atto il piano – così abbiamo pensato di accelerare per evitare problemi. Al momento non abbiamo pensato che potesse essere una rapina, ma quando il mezzo pesante ha tamponato il furgone blindato, l’unico pensiero è stato raggiungere l’autogrill”. I due aggiungono: “Siamo stati bravi, però ci è andata anche bene”. Il gruppo entrato in azione era composto da circa una ventina di persone, alcune dei quali armati con fucili pesanti. La squadra mobile di Lodi ha aperto un’indagine per tentata rapina, incendio doloso e ricettazione dei veicoli dati alle fiamme. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ASSALTO PORTAVALORI IN A1: ERRORE DI TEMPISTICA DEI CRIMINALI
Continuano a piovere dettagli in merito alla rapina da film, tentata ai danni di un furgone portavalori sull’autostrada A1. Stando a quanto riferito dai colleghi di Repubblica, l’assalto è fallito a causa di un errore nelle tempistiche da parte dei banditi. Secondo il piano, infatti, il tamponamento ai danni del furgone blindato sarebbe dovuto avvenire qualche centinaio di metri dopo rispetto al punto in cui è avvenuto, e di conseguenza, il portavalori è potuto entrare in un’area di servizio per fermarsi a controllare cosa fosse successo. Sembra inoltre che le due guardie giurate non si siano accorte di nulla inizialmente, ma dopo, vedendo la barricata con il fuoco posizionata prima e dopo il punto dell’incidente, hanno compreso che si stava trattando di un tentativo di assalto. Intanto è scattata l’indagine nei confronti di quanto accaduto, e gli inquirenti hanno trovato due auto integre oltre alle sette date alla fiamme per sbarrare la strada. I veicoli sono stati tutti sequestrati e la scientifica sta lavorando per provare a trovare indizi utili per risalire ai responsabili. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ASSALTO PORTAVALORI IN A1: ECCO COME SONO ANDATE LE COSE
Marco Meletti, responsabile comunicazione della Battistoli, ha specificato meglio come sono andate le cose nella serata di ieri, durante l’assalto da film ad un portavalori della stessa azienda: “Prima di tutto – le sue parole riportate da Repubblica – vorrei sottolineare la professionalità del nostro personale, estremamente preparato”. Quello della Battistoli è l’unico vettore ad essere autorizzato ad “operare in autostrada di notte”, come ha aggiunto Meletti. L’episodio è avvenuto alle ore 22:30 di ieri sera in base alla ricostruzione, quando il furgone, subito dopo aver superato il casello di Melegnano, si è trovato davanti due mezzi pesanti. “A un certo punto l’auto di staffetta è riuscita a passare – ha proseguito nel suo racconto – mentre il furgone, che cercava di non farsi isolare dai colleghi, ha tentato di superare i due mezzi finendo per essere speronato”. Una gomma del furgone è così esplosa, ma l’autista è stato bravo a portare il mezzo in un’area di servizio. Giunto nello spiazzo, il furgone ha trovato una pattuglia della polizia stradale in sosta, che ha fatto scappare i malviventi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ASSALTO PORTAVALORI IN A1: GLI ULTIMI DETTAGLI
Emerge qualche dettaglio in più in merito all’assalto al portavalori avvenuto nella tarda serata di ieri sull’A1, all’altezza di Lodi Vecchio. Come riferisce Repubblica, i malviventi hanno posizionato delle strisce chiodate su entrambi i sensi di marcia della Milano-Napoli, per poi speronare il portavalori con un’auto. Il furgone è fortunatamente riuscito a ripararsi in un’area di servizio, e quando è sopraggiunta la polizia il gruppo di criminali si è dato alla macchia. Almeno una decina gli uomini che hanno assaltato il furgone, a bordo di sette auto quasi sicuramente rubate, che sono arrivate sull’A1 attraverso una strada comunale a San Maria in Prato, frazione di San Zenone. Le forze dell’ordine stanno cercando telecamere nella zona che possnoa aver ripreso il gruppo, anche se non sarà semplice risalire ai responsabili di quest’azione. Gli autisti del portavalori non sono rimasti feriti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ASSALTO A PORTAVALORI SULL’A1: COLPO FALLITO
Un gruppo di malviventi ha tentato di assaltare un portavalori sull’autostrada A1, nella notte appena passata, quella fra martedì 28 e mercoledì 29 gennaio. Come riportato pressoché da ogni testata giornalistica, l’episodio si è verificato nei pressi di San Zenone, all’altezza con la Teem, la tangenziale esterna milanese. Alcuni criminali hanno puntato un portavalori della Battistoli infuocando ben sei automobili lungo l’Autostrada del sole (siamo fra Milano e Lodi), di modo da creare due barriere in cui bloccare appunto il blindato. Inoltre, vicino alle auto bruciate, sono state piazzate anche delle strisce chiodate, con l’intento appunto di bloccare il furgone. In totale sarebbero entrati in azione più di dieci criminali senza scrupoli, ma qualcosa deve essere andato storto, visto che gli stessi non sono riusciti ad assicurarsi il malloppo, scappando prima dell’arrivo delle pattuglie della polizia.
ASSALTO A PORTAVALORI SULL’A1: NEL 2014 UN CASO MOLTO SIMILE
La cosa certa è che si è creato il caos sull’A1, con Autostrade per l’Italia che ha fatto sapere poco dopo la mezzanotte, che il tratto di strada interessato era stato chiuso in direzione Milano, e nel contempo, che era stata chiusa l’entrata di Lodi in entrambe le direzioni. Nello stesso tratto si è poi creata una coda di circa due chilometri, e solo dopo qualche ora la situazione è tornata alla normalità, anche perchè i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per spegnere le sei auto date alle fiamme, e nel contempo, rimuovere le loro carcasse dalla carreggiata. Sul luogo si sono recati anche gli uomini della polizia stradale, quelli del 118, e il personale di Aspi. Nessuna persona è rimasta fortunatamente ferita ne coinvolta. Un episodio che ha ricordato da vicino quanto accaduto nel 2014 sempre sullo stesso tratto di autostrada. Anche in quel caso alcuni banditi crearono due barriere di fuoco, per poi assaltare un blindato che stava trasportando 5 milioni di euro.