Il processo con rito abbreviato sull’assalto alla sede della Cgil, avvenuto il 9 ottobre del 2021 a Roma, si è concluso con l’emanazione di tre condanne. Il gup, come riportato da Ansa, ha inflitto una condanna a Andrea Savaia, attivista genovese di 54 anni già noto alle forze dell’ordine in quanto esponente del movimento No Green Pass, e quattro anni ai romani incensurati Maurizio Ciocca e Daniel De Filippis.



Il pm ha contestato al primo i reati di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale, per questo era stato destinatario di una misura cautelare agli arresti domiciliari. Gli altri due imputati invece sono stati ritenuti responsabili esclusivamente del reato di devastazione e dunque su di loro pendeva solo l’obbligo di firma. Contro tutti e tre i giudici hanno evidenziato delle incontestabili prove che erano emerse dalle riprese amatoriali fatte con i telefonini di alcuni partecipanti alla manifestazione. In quella occasione le loro azioni avevano provocato dei danni pari a oltre 160 mila euro.



Assalto a sede Cgil, 3 condanne in rito abbreviato: va avanti il processo

Dopo le tre condanne in rito abbreviato nei confronti di Andrea SavaiaMaurizio Ciocca e Daniel De Filippis per l’assalto alla sede della Cgil di Roma del 9 ottobre del 2021, andrà avanti il processo a carico di altri imputati. A tal proposito, tra coloro che andranno al banco, ci sono anche il leader nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore, l’allora capo della sezione romana Giuliano Castellino e l’ex Nar Luigi Aronica. Nei loro confronti, oltre alle accuse di devastazione aggravata in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, pesa anche quella di istigazione a delinquere. L’esame degli imputati avverrà in occasione della prossima udienza, fissata per il 25 gennaio 2023.

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