Scaffali vuoti in molti supermercati d’Italia e il record di 3mila chilogrammi di pasta venduti in meno di otto ore in due soli punti vendita di Alghero: colpa della psicosi da guerra, divampata letteralmente per effetto di un passaparola su WhatsApp, una delle cosiddette “catene”, che annunciava lo sciopero degli autotrasportatori per due settimane contro il caro carburanti, aggiungendo che non sarebbero stati garantiti i rifornimenti alimentari. In realtà, gli autotrasportatori avrebbero dovuto incrociare le braccia soltanto domani, lunedì 14 marzo, ma nelle ultime ore sono stati richiamati all’ordine su quest’aspetto e potrebbero registrarsi novità.
Eppure, un semplice messaggio (fake) diffuso via chat ha contribuito a seminare il panico e a originare la tempesta perfetta, con le persone che, in molte aree dello Stivale, hanno fatto incetta di fraina, prodotti in scatola, sale, olio. Addirittura, alcuni supermercati hanno dovuto posizionare alcuni cartelli che indicano un limite massimo di prodotti acquistabili, così da centellinare le scorte e, soprattutto, garantire a tutti la possibilità di trovare gli alimenti desiderati. Tra i beni più complicati da reperire sul mercato, attualmente, ci sono il pellet, necessario per alimentare stufe e caldaie, e l’olio di semi di girasole, proveniente specialmente dall’Est Europa.
SCAFFALI VUOTI NEI SUPERMERCATI: LUNGHE FILE ANCHE AI DISTRIBUTORI DI CARBURANTE
Non solo scaffali vuoti nei supermercati italiani. Contestualmente alla rincorsa alle derrate alimentari in vista di una possibile estensione del conflitto russo-ucraino e dell’eventuale sciopero degli autotrasportatori, si è scatenata la corsa ai distributori di carburante per il timore di incorrere in ulteriori rincari nelle prossime settimane. Come riferito dal “Corriere della Sera”, in Calabria e Puglia sono molte “le pompe di benzina che hanno esposto cartelli con carburante esaurito, ma le segnalazioni di distributori vuoti riguardano tutta Italia”, mentre, “sono diverse le associazioni di consumatori che stanno preparando class action per denunciare il rincaro del prezzo della benzina”.
A dire la verità, il prezzo del carburante varia di parecchio a seconda delle zone d’Italia prese in considerazione. Ad esempio, segnala il Codacons a Ischia la benzina è arrivata a 2,629 euro al litro, mentre a Livigno, in Alta Valtellina, sabato costava 1,482 al litro, mentre il diesel 1,437.