Alla periferia di Sassari un commando di banditi ha assaltato il caveau della Mondialpol. I malviventi, ripresi in alcuni video circolanti sui social, sono entrati nella stabilimento della società di sicurezza dopo aver sfondato un muro con un mezzo meccanico e hanno sparato all’interno verso le guardie giurate – alcune vive per miracolo – e dopo essere entrati in possesso del denaro, sono fuggiti via, bloccando le vie attorno per impedire alle forze dell’ordine di arrivare, dando fuoco a diverse auto. I malviventi hanno inoltre sparato contro un’auto dei carabinieri che li ha incontrati per strada. Secondo TgCom24, i banditi erano almeno dieci ed erano armati di kalashnikov e vestiti con mimetiche e giubbotti anti-proiettili.



L’assalto dei malviventi al caveau di Sassari è cominciato alle 20:30 di venerdì. La banda ha accostato un escavatore al muro di recinzione della sede Mondialpol di Caniga e con il braccio meccanico ha sfondato il muro dell’edificio. Altri banditi, utilizzando una scala, hanno scavalcato la recinzione entrando all’interno della sede: lì hanno prelevato diversi sacchi di denaro, portandoli fuori con l’utilizzo della benna del mezzo meccanico. I sacchi sono stati caricati su un furgone Fiat Ducato bianco, dove sono saliti i malviventi, dandosi alla fuga dando fuoco alle auto parcheggiate nelle vie circostanti.



Rapina al caveau Mondialpol di Sassari: il piano perfetto della banda

Una volta all’interno del caveau della Mondialpol, i banditi hanno sparato contro le guardie giurate per intimidirle: una di queste, all’interno del gabbiotto di sorveglianza, si è salvata soltanto grazie ai vetri anti-proiettili. Sul luogo è giunta un’auto dei carabinieri che non ha potuto far nulla: i dieci ladri hanno infatti colpito il mezzo con armi da fuoco, sparando ad altezza uomo e contro il motore. Due agenti, come spiega TgCom24, si sono salvati solamente grazie al parabrezza che ha retto all’impatto dei proiettili.



I banditi hanno studiato l’enorme rapina nei minimi particolari: mentre una parte della banda bloccava le vie di accesso incendiando le auto e gettando chiodi sull’asfalto, gli altri entravano nel caveau per portare via i sacchi di denaro. Nel Nord della Sardegna è scattato il piano antirapina con numerosi posti blocco nelle province di Sassari e Nuoro mentre l’elicottero dei carabinieri ha continuato a sorvegliare la zona. Come spiegato da TgCom24, i soldi rubati sarebbero serviti per il pagamento delle pensioni, la prossima settimana: nel 2018 un gruppo di rapinatori rubò 10 milioni di euro sempre nello stesso Caveau.