E’ stato confermato in Appello l’impianto accusatorio per gli undici imputati giudicati in rito abbreviato per l’assalto alla sede della Cgil risale al 9 ottobre del 2021 nel corso della manifestazione no green pass a Roma. I giudici della prima sezione penale della Corte d’Appello della capitale hanno confermato le condanne con pene fino a sei anni.
Devastazione aggravata in concorso e resistenza a pubblico ufficiale pluriaggravata, le accuse rivolte. Tra i condannati anche Fabio Corradetti, figlio della compagna del leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino, e Massimiliano Ursino, leader palermitano di Forza Nuova. Ridotta, invece, la pena comminata a Mirko Passerini: da cinque anni e mezzo a cinque anni e quattro mese. Stesso discorso per Claudio Toia, appartenente al gruppo ultras juventino ‘Antichi valori’ e considerato dagli inquirenti vicino al movimento di estrema destra Forza Nuova: da sette anni e due mesi a cinque anni e quattro mesi.
Assalto alla Cgil, confermate in Appello undici condanne
Come riportato da Rai News, nel luglio del 2022 era stata emessa la prima sentenza per l’assalto alla sede della Cgil da parte del gup di Roma nei confronti di sei imputati, mentre le altre condanne sono arrivate le altre due sentenze sempre con rito abbreviato con ulteriori cinque condanne. Va avanti, invece, di fronte al tribunale ordinario, il processo con rito ordinario che vede tra gli imputati i leader di Forza Nuova Giuliano Castellino e Roberto Fiore e l’ex Nar Luigi Aronica: i tre sono accusati di devastazione aggravata in concorso, resistenza e istigazione a delinquere.