Gli agenti dell’FBI hanno trovato scarse e deboli prove sull’ipotesi che l’attacco del 6 gennaio al Campidoglio fosse frutto di un complotto organizzato per rovesciare il risultato delle elezioni presidenziali. A riportarlo è Reuters, che cita quattro funzionari attuali e non più in servizio che sono stati direttamente coinvolti o informati regolarmente sugli sviluppi delle indagini. I federali, che hanno arrestato oltre 570 presunti partecipanti, a questo punto ritengono che la violenza a Capitol Hill non sia stata coordinata da gruppi di estrema destra o da importanti sostenitori dell’allora presidente Donald Trump. “Il 90-95% di questi sono casi eccezionali, la parte restante forse fa parte di gruppi più organizzati”, fanno sapere tali fonti.
Quel che è emerso, dunque, è che non ci fosse un grande schema dietro l’assalto al Campidoglio per prendere ostaggi. Gli investigatori hanno scoperto che cellule di manifestanti, tra cui i seguaci di gruppi di estrema destra come Oath Keepers e Proud Boys, avevano come obiettivo quello di irrompere al Campidoglio, ma non ci sono prove del fatto che avevano dei piani precisi su cosa fare una volta entrati.
ASSALTO A CAPITOL HILL: FBI SMONTA CASO TRUMP
Questa valutazione dell’FBI potrebbe rivelarsi molto importante per l’indagine del Congresso che mira a ricostruire gli eventi di quel giorno e a capire da chi sono stati organizzati. A tal proposito, è stato già informato dettagliatamente di quanto emerso finora. Lo svela Reuters, citando una fonte democratica del Congresso, secondo cui quanto rilevato dai federali è ritenuto credibile. Inoltre, la commissione congressuale aveva esortato un approfondimento riguardo l’eventualità che fosse stato Donald Trump ad istigare la folla.
Ma l’FBI finora non ha trovato prove che l’allora presidente Usa o persone vicine a lui fossero coinvolte nell’organizzazione dell’assalto a Capitol Hill, secondo le stesse fonti citate da Reuters. Non ci sono prove, dunque, che l’attacco fosse stato pianificato da settimane o che questo facesse parte di un complotto articolato. Infatti, i procuratori non hanno presentato alcuna accusa a sostegno della tesi che un individuo o un gruppo abbia gioco un ruolo centrale nell’organizzazione o guida della rivolta.