GLI ACCORDI DI MED-OR CON PALAZZO CHIGI SUL PIANO MATTEI: LO STRANO ASSE MINNITI-MELONI
I giudizi via via sempre più positivi sulla necessità di ampliare il Piano Mattei per il futuro di Africa e Italia, il ruolo all’interno della fondazione dentro “Leonardo” e ora gli ultimi accordi siglati con il Ministero della Ricerca e dell’Università: per Marco Minniti, ex Ministro dell’Interno nei Governi Pd e oggi presidente della Fondazione Med-Or, si starebbe sempre più rinsaldando l’asse geopolitico con il Governo Meloni come racconta un retroscena oggi di Alessandro De Angelis su “La Stampa”. L’editoriale mette infatti insieme le premesse sul ruolo sempre più centrale della fondazione che opera sugli sviluppi del Mediterraneo e in Oriente, con il fatto che diverse aziende di Stato (da Eni a Enel, da Cup a Fincantieri fino a Poste e Ferrovie) avrebbero una potenziale quota di adesione all’interno di Med-Or, pur rimanendo Leonardo come azionista principale.
La fondazione guidata da Minniti dallo scorso luglio è infatti sfociata in una “Italian Foundation”, per decisione del Governo con il ruolo di collettore del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Per Med-Or ci sarà poi nei prossimi giorni u tavolo chiave a Palazzo Chigi con Minniti, lo stesso Mantovano e i capi di gabinetto dei Ministeri coinvolti nel “comitato strategico” della nuova fondazione. Si tratta nello specifico dei dicasteri di Imprese, Università, Economia, Agricoltura, Difesa, Interno e Difesa: in poche parole, all’interno del vasto e amplio Piano Mattei – il progetto del Governo Meloni per istituire una partnership a lungo termine con alcuni Paesi dell’Africa in grado di risolvere assieme il problema dell’immigrazione e i tanti dossier centrali per lo sviluppo del Continente nero. Ultimo capitolo in ordine temporale, lo scorso 21 novembre è stato lo stesso Minniti a firmare l’accordo tra Med-Or e il Ministero dell’Università e Ricerca di Annamaria Bernini per un nuovo hub di innovazione e conoscenza atto a processi di formazione e ricerca nei Paesi interessati dal Piano Mattei: sviluppi geopolitici, economici, commerciali ma anche educativi, gli obiettivi del Piano approvato dal Governo Meloni puntano dritto alla cooperazione stretta con la Fondazione Med-Or «per promuovere le competenze eccezionali che il nostro paese vanta in settori strategici come la cultura, l’alta formazione, la ricerca scientifica, le nuove tecnologie e l’innovazione», ha spiegato l’ex Ministro Pd alla firma a Roma con la titolare del MUR.
TUTTI GLI SCENARI IN AFRICA SUL PIANO MATTEI: COSA PUÒ CAMBIARE CON UN RUOLO PIÙ CENTRALE DI MARCO MINNITI
Da mesi Minniti insiste con Palazzo Chigi affinché l’orizzonte del Piano Mattei possa essere allargato il più possibile in ambito europeo, trovando in questo una convergenza di intenti con la stessa Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che tra i vari punti di concordanza con la Commissione Von der Leyen ha puntato forte proprio sulla cooperazione tra Europa e Africa. La firma con il Ministero della Ricerca è solo uno degli asset che l’Italia tramite la Fondazione Med-Or intende portare direttamente oltre il Mediterraneo già dal prossimo anno: «favorire lo scambio reciproco a livello accademico e culturale e la collaborazione tra le migliori esperienze italiane in questi settori e le istituzioni dei nostri paesi partner», ha concluso il Presidente Minniti siglando l’accordo con il Governo.
Come riporta poi ancora il retroscena de “La Stampa”, Minniti potrebbe essere la figura ideale per la Premier nel ruolo di ponte tra gli interessi geopolitici italiani e una stima anche a Bruxelles, specie in una Commissione Europea nata già dilaniata proprio sul nome italiano di Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo, mal digerito dalla componente socialista all’interno della maggioranza Ursula. La scommessa del Piano Mattei è di coinvolgere quanti più asset possibili di cooperazione tra Italia, Ue e Africa, con la Fondazione Med-Or ora investita di ruoli sempre più delicati in molti dossier incardinati fin dall’inizio del Piano governativo. Contro terrorismo e immigrazione incontrollata, a favore di cooperazione politica, economica e commerciale, con l’obiettivo di elevare formazione ed educazione: i piani di lavoro sono svariati ma l’asse che si sta consolidando tra Meloni e Minniti potrebbe portare ad un ulteriore crescita del Piano Mattei già dai prossimi mesi. Come ha spiegato lo stesso ex Dem durante la Conferenza Programmatica di FdI dello scorso aprile 2024 a Pescara, per non lasciare ai ai trafficanti di esseri umani «il governo dei nostri squilibri demografici», l’Italia con il Piano Mattei ha l’occasione storica di avere con l’Africa un rapporto come nessun altro Paese UE, «Per costruire la pace serve un nuovo ordine mondiale che non può prescindere dal Sud del mondo».