Nella polemica scatenata dalla denuncia sugli ammanchi di 6 miliardi di euro dagli assegni familiari INPS è entrato in tackle anche il presidente del Centro internazionale studi sulla famiglia, Francesco Belletti. Durissimo il suo intervento su Famiglia Cristiana:”L’evidenza è purtroppo triste: nelle scelte politiche del Paese la famiglia è sempre stata “una vacca da mungere”; come in questo caso, quando paga contributi che non le vengono restituiti, ma anche quando serve come ammortizzatore sociale per i propri bambini disabili, per i propri anziani fragili, per i propri figli giovani senza lavoro. Però anche le terre più fertili prima o poi diventano sterili, se non vengono curate, nutrite e concimate… È tempo di restituire alle famiglie, almeno oggi, quello che per decenni è stato loro sottratto. Altrimenti in questo Paese non fiorirà più nulla”. Da qui una proposta molto forte:”E per le famiglie forse è tempo di una vera e propria class action, presso gli organi che devono garantire giustizia ed equità attraverso la legge, per rivendicare i propri diritti calpestati: non per difendere l’interesse particolare di un qualsiasi gruppo di interesse, ma per riscuotere finalmente quel sostegno e quel riconoscimento pubblico che soli possono consentire alla famiglia di continuare ad essere la micro-fibra relazionale della solidarietà, della responsabilità e della coesione sociale del nostro Paese”. (agg. di Dario D’Angelo)
AMMANCHI ASSEGNI FAMILIARI INPS: NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA
Ha destato scalpore il servizio delle Iene in cui viene denunciato un ammanco di 6 miliardi di euro relativo agli assegni familiari Inps. Francesco Belletti, presidente del Centro internazionale studi sulla famiglia, sul portale di “Famiglia Cristiana” parla apertamente di “scippo” lasciando intendere peraltro che, se confermata, quella denunciata da Gigi De Palo non sarebbe una novità. Belletti scrive:” Nel capitolo del Rapporto Cisf 1989 curato dal Censis (Edizioni San Paolo – già Paoline, per i superprecisi, a pag. 278, la tabella 11), si denunciava che nel 1988 il 29% di quanto versato per gli assegni familiari restava nelle casse INPS, ma nel 1978 il dato era ancora peggiore; oltre il 57,6% dei prelievi per assegni familiari non veniva restituito alle famiglie! Se non suonasse drammaticamente iniquo, potremmo anche dire: siamo nella direzione giusta! Ma l’ingiustizia rimane davvero grande, anche perché, limitandoci anche solo agli ultimi anni, questo miliardo di euro in meno per il sostegno alle famiglie con figli (ogni anno un miliardo in meno!) pesa come un macigno anche sul crollo della natalità nel nostro Paese. Senza poi dimenticare la fatica e la penalizzazione di chi non è lavoratore dipendente (compreso il crescente popolo dei giovani della partita IVA), che a questo “assegno al nucleo familiare” non ha nemmeno diritto”. (agg. di Dario D’Angelo)
DOMANDE DA RIFARE ONLINE
Inps sotto accusa in merito agli assegni familiari: secondo la denuncia della trasmissione Le Iene, ci sarebbe un ammanco importante di circa sei miliardi: “L’Inps ha tolto alle famiglie italiane 1 miliardo di euro l’anno negli ultimi sei anni”, ha sostenuto Gigi De Palo, presidente del forum nazionale delle associazioni familiari. Ma i problemi non riguardano solo questa enorme anomalia ma, come spiega Il Messaggero, per tre milioni di lavoratori italiani tutto sarebbe da rifare per quanto concerne la domanda per l’assegno al nucleo familiare. La stessa dovrà essere presentata entro fine giugno ma si dovrà procedere diversamente dal passato, dunque non compilando il modulo cartaceo dell’azienda, bensì tramite web. L’unico modo per continuare a percepire in busta paga la somma legata a reddito e numero dei componenti familiari, dunque, è quello di collegarsi al sito dell’Inps muniti di credenziali dell’istituto con Pin dispositivo o Spid. In alternativa ci si potrà sempre rivolgere a un patronato. La decisione era stata annunciata dall’Inps a fine marzo ma era passata in sordina. Nelle prossime settimane però, interesserà sempre di più i 2,8 milioni di dipendenti italiani (ad eccezione di quelli dell’agricoltura) per un importo totale che supera i tre miliardi l’anno. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
‘RUBATI’ 6 MILIARDI A FAMIGLIE?
Fa ancora piuttosto discutere il video delle Iene sul nodo degli assegni familiari dopo la denuncia del Presidente del Forum Famiglie Gianluigi De Palo alla trasmissione di Italia 1: gli assegni familiari destinati agli italiani sarebbero più bassi di quanto dovrebbero e ogni mese mancherebbe circa il 20 per cento fino a raggiungere la cifra “monstre” di 6 miliardi di euro. Dopo il servizio delle Iene, con i “silenzi” di Boeri e le analisi del suo successore Tridico, sono ancora parecchie le critiche lanciate contro l’Inps e contro la gestione dei Governi in Pd in merito al nodo “famiglia”. Quando ieri il Segretario dem Nicola Zingaretti ha lanciato una nuova campagna social verso le Europee, non sono stati pochi i commenti tra gli utenti in merito al caso sollevato da De Palo e Le Iene: «Presidente faccia in modo che ritornino alle famiglie i sei miliardi tolti dall’INPS PER gli assegni familiari. Dove sono i 6 miliardi?». Un altro utente lamenta come un anno fa l’Inps stesso insinuasse di avere circa 6 miliardi di euro a disposizione per le pensione, senza però specificare dove fossero “originari”: «magari sono proprio quegli fatti sparire dagli assegni familiari?», si chiedono più di un utente.
LE CRITICHE DI DE PALO E IL SERVIZIO DELLE IENE
Intervistato da Filippo Roma, il nuovo presidente Inps Tridico aveva spiegato così l’anomalia sollevata da De Palo: «C’è sempre la differenza di un miliardo: quello che può succedere è che in alcuni capitoli di spesa ci sia maggiore liquidità e venga travasato su altro per un periodo e per una certa esigenza». Augurandosi che l’INPS non abbia “rubato” i 6 miliardi per gli assegni familiari, ancora Tridico spiegava «Capisco il punto, questa sarà anche la mia missione: se c’è un ammanco di questo tipo è sicuramente qualcosa che l’istituto dovrà vedere. Certamente mi impegnerò a fare chiarezza su questo: se c’è questa differenza, mi impegno su questo, certo». Poi sulla proposta di allargare il diritto anche agli autonomi: «Io penso che bisognerebbe fare distribuzione al di là della categoria, guardando sicuramente al reddito». Tutto però nasceva dalla denuncia fatta dal Presidente del Forum Famiglie proprio ai microfoni delle Iene Show: «Le famiglie italiane hanno subito un vero e proprio furto da parte dell’Inps. Abbiamo scoperto che sono stati rubati alle famiglie italiane un miliardo l’anno negli ultimi sei anni», spiegava Gigi De Palo, rilanciando poi nel servizio «In Italia non si fanno più figli e le famiglie sono abbandonate, intanto ogni anno l’Inps fa sparire circa un miliardo di euro destinati a loro». In attesa di capire dal Governo e Inps attuale come possa essersi originato un caso così “spinoso”, eccovi il video integrale del servizio de Le Iene.