Con l’entrata in vigore dell’assegno di inclusione 2024 il Governo vorrebbe contribuire ad integrare i soggetti più svantaggiati nel mondo del lavoro, promettendo pur sempre una indennità economica che possa sostenerli in un momento in cui vi sono delle difficoltà finanziarie evidenti.
Nel corso del tempo le variazioni e novità sull’assegno di inclusione 2024 sono state decisamente numerose. Uno dei cambiamenti su cui vertono ancora parecchi dubbi è lo stato della domanda. A specificarne i dettagli – e i relativi chiarimenti – è la stessa INPS con il messaggio numero 684.
Novità sull’assegno di inclusione 2024: come cambia la domanda
Lo stato della domanda sull’assegno di inclusione prevede delle fasi di varia entità. La più semplice è quella che riguarda l’approvazione della pratica, in cui il soggetto può ritrovare l’importo spettante direttamente all’interno della sua Carta di Inclusione.
La carta viene distribuita dagli Uffici Postali (non è necessario aver ricevuto il messaggio d’avviso), direttamente ad ogni componente familiare (che ricopra il ruolo genitoriale) oppure che sia stato inserito nella scala di equivalenza.
Domanda respinta
Un caso meno piacevole è il rifiuto della domanda per ottenere l’assegno di inclusione. A breve sulla piattaforma dell’ente previdenziale saranno disponibili i dettagli della reiezione, così da poter analizzare minuziosamente i motivi per la quale è stata respinta.
Il soggetto interessato – qualora volesse – potrà fare ricorso entro trenta giorni da quando gli è stato comunicato l’esito. Se la domanda in riesame non dovesse restituire il risultato sperato, nei casi più gravi è possibile presentare un ricorso giudiziario.
Pratiche “incerte”
In alcuni casi le domande per l’assegno di inclusione potrebbero essere “sospese” o “in evidenza“. Si tratta di uno stato in cui è possibile che l’ente abbia necessità di ulteriori accertamenti, prevedendo delle potenziali difformità o omissioni di alcuni dati importanti.
L’INPS invierà una comunicazione in cui invita il contribuente a regolarizzare la pratica, con un tempo massimo di 60 giorni da quando è stata ricevuta la notifica. La presentazione dei nuovi documenti è possibile effettuarla direttamente online.