Il nuovo assegno di inclusione che sostituisce il vecchio Reddito di Cittadinanza sarà erogato ad almeno 747.400 famiglie a partire da gennaio 2024, la misura economica per il sostegno dei nuclei a basso reddito partirà, come previsto dal governo, insieme all’attivazione del portale per la richiesta del supporto formazione lavoro. Il sussidio destinato alla riqualificazione dei disoccupati che prevede la frequenza a corsi di aggiornamento per permettere ai soggetti di ottenere nuove competenze al fine di rispettare quanto più possibile i requisiti richiesti in base alle offerte di lavoro attualmente attive.



I dati presi in esame si basano su una proiezione che deriva dai numeri delle domande inserite nel sito operativo Siisl, Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa, aperto lo scorso settembre che ha raccolto già 112mila adesioni per il SFL e calcolando il numero degli ex titolari di Rdc che ora sono rimasti senza beneficio pur rispettando i requisiti per ottenere il nuovo. Si tratta per la maggior parte di famiglie che al loro interno hanno un minore, una persona anziana o un disabile.



Assegno di Inclusione e Supporto Formazione Lavoro: a gennaio erogati a 747mila famiglie

I dati in continuo aggiornamento che riguardano le adesioni al programma Formazione LavoroAssegno di Inclusione, mostrano anche, in base alle domande già presentate, quali sono le caratteristiche dei potenziali beneficiari. Come pubblicato dal Sole 24 Ore,  i curriculum caricati fino ad ora sulla piattaforma sono circa 69mila. Con questi dati si cercherà di creare un vero e proprio mercato del lavoro nel quale far confluire l’incontro domanda-offerta.

I posti attualmente vacanti sono circa 60mila, e per le offerte formative è stata raggiunta la quota di 600mila opportunità. Tutte possibilità che i titolari del sussidiio per il supporto formazione lavoro potranno sfruttare per riqualificarsi. Visto anche che, sempre in base alle richieste inserite e alle caratteristiche dei soggetti ai quali spetteranno 350 euro al mese di supporto da Inps, il livello scolastico resta basso. Soltanto il 4,7% infatti risulta in possesso della laurea. Mentre il 35,6% ha il diploma di scuola superiore, e la maggioranza, cioè il 45,5% si ferma alla scuola media.