Sono 117.461 le domande respinte dall’Inps per l’Assegno di inclusione sulle 446.256 arrivate entro i primi giorni di gennaio. A riportare il dato è la nota dell’ente previdenziale sui pagamenti che partiranno venerdì 26 gennaio. Delle 446.256 domande, di cui 418.527 con Pad sottoscritto, “117.461 sono state respinte per mancanza di requisiti. Tra le principali cause risultano: esito negativo sopra soglia su Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica), superamento delle soglie di reddito, omessa dichiarazione dell’attività lavorativa” si legge nel comunicato. Da venerdì inizieranno i pagamenti di 287mila Assegni di inclusione e riguarderanno 287.704 nuclei familiari.
Come sottolinea ancora l’Inps, le domande lavorate, ossia quelle arrivate entro i primi giorni di gennaio, sono state 446.256 di cui 418.527 con Pad sottoscritto. 12.222 domande necessitano di un supplemento di istruttoria per l’acquisizione della certificazione mentre 117.461 domande sono state respinte in quanto carenti di requisiti. Le prime 287.704 domande, che hanno superato la fase istruttoria, saranno pagate dal 26 gennaio con un importo medio di 645,84 euro.
A chi spetta l’Assegno di inclusione
L’Assegno di inclusione è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: disabilità; minorenne; con almeno 60 anni; in condizione di svantaggio (grave disagio bio-psico-sociale) e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. Il nucleo deve essere in possesso di un Isee in corso di validità di valore non superiore a 9.360 euro oppure un valore del reddito familiare inferiore a una soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza Adi, come spiega TgCom 24.
Questo parametro vale 1 per il nucleo familiare e può arrivare ad un numero complessivo di 2,2 ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza. Se il nucleo familiare è invece composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare per richiedere l’Assegno di inclusione è innalzata a 7.560 annui, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ADI.