L’assegno di inclusione può essere ottenuto con l’invio della domanda telematica. Prima di trasmettere la pratica è indispensabile conoscere i requisiti per potervi accedere e seguire le istruzioni contenute nella circolare numero 105 del 2023.

Recentemente l’INPS ha aggiornato il suo portale e la scheda informativa che permette ai soggetti interessati all’ADI di poter trasmettere la domanda telematicamente. Le procedure cambiano in base a chi ne fa richiesta.



Assegno di inclusione: i requisiti per ottenerlo

L’assegno di inclusione è una misura con cui il Governo mira ad aiutare i nuclei familiari in difficoltà. Per poterne beneficiare le famiglie predilette sono quelle in situazioni svantaggiose e/o aventi tra i componenti dei minorenni, disabili e over 60.

Tuttavia vi sono delle condizioni specifiche da dover soddisfare:



  • Non esser titolare di alcuna automobile recente;
  • Residenza in Italia per almeno 5 anni (due di quest’ultimi devono essere ancora continuativi);
  • Reddito familiare entro i 6.000€ e ISEE non oltre i 9.360€ (7.560€ in caso di disabilità grave).
  • Cittadinanza italiana o permesso di soggiorno per gli stranieri in Italia.

Importi e pagamento

Nelle istruzioni dell’Ade sono contenute le istruzioni, le modalità di pagamento e gli importi concessi a chi gode dell’assegno di inclusione. L’ADI può essere corrisposta per un minimo di 500€ fino ad un massimo di 630€, a cui si aggiunge un contributo di 280€ qualora si fosse in affitto.



La durata della misura è pari a 18 mesi e si può rinnovare pur avendo la sospensione di una mensilità. Lo strumento di pagamento è la carta ADI, che può esser utilizzata per pagare l’affitto, le utenze e gli acquisti generici (mentre il ritiro in contanti è previsto pur rispettando il limite di legge).

Per poter attivare – dopo averne fatto richiesta – l’assegno di inclusione, va sottoscritto il PAD (Patto di Attivazione Digitale). Il Patto va sottoscritto dai soggetti in stato di disoccupazione entro e non oltre 60 giorni.

Cumulabilità

L’ADI può essere ottenuto e cumulato anche pur percependo la 104, la pensione sociale, la NASPI, l’Assegno Unico, la DISCOLL, la Carta acquisti e la Disoccupazione agricola.

Qualora i beneficiari presentassero delle pratiche incomplete, incongruenti o false, l’assegno di sociale decadrà automaticamente con il rischio di poter essere puniti con delle sanzioni amministrative.