L’assegno di inclusione potrà essere oggetto di controlli a tappeto da parte dell’INPS, e lo stesso varrà per il Supporto Formazione Lavoro. In entrambi i casi i beneficiari devono godere di requisiti specifici per potervi accedere, pena l’annullamento e l’applicazione delle misure.

Un’attento monitoraggio è essenziale per salvare la possibile compromissione delle misure. E adesso finalmente l’ente previdenziale ha i mezzi, gli strumenti ma soprattutto l’autorizzazione del garante della privacy per poterlo fare.



Assegno di inclusione controlli: cosa cambia?

Il Supporto Formazione Lavoro e l’assegno di inclusione saranno sottoposti a controlli rigidi. Dopo tanta attesa è arrivato il sì e del garante della privacy, che autorizza l’ente previdenziale sociale a poter accertarsi in prima persona dei requisiti in possesso da chi ha fatto domanda.



L’INPS potrà – rispettando sempre i principi della privacy di base – acquisire le informazioni rivelanti dei richiedenti, assicurandosi che dispongano realmente delle condizioni previste da ambe le misure.

L’ADI (Assegno di Inclusione) prevede requisiti di residenza, cittadinanza, ISEE, soggiorno e reddito familiare, mentre il SFL (Supporto Formazione e Lavoro) implica il soddisfacimento di requisiti quali: la residenza, il reddito, la cittadinanza e il soggiorno.

Le misure di garanzia concesse da parte del Garante Privacy all’INPS, consentiranno dunque all’Istituto di sfruttare, alla mera finalità di controllo sul godimento dei requisiti previsti dalla normativa, i dati e le informazioni provenienti dai propri database e quelli messi a disposizione dalle altre amministrazioni, evitando così che l’erogazione dell’assegno di inclusione venga destinato a chi non ne ha realmente diritto.



Chi può scambiarsi i dati

Come è stato descritto nella normativa, lo scambio delle informazioni e dei dati è possibile tra le amministrazioni competenti (e vedremo di chi si tratta) e l’ente previdenziale INPS.

Tra le amministrazioni competenti individuiamo:

  • Comuni;
  • Ministero dell’Interno;
  • ACI;
  • Agenzia delle Entrate;
  • Ministero della Giustizia;
  • Ministero dell’Istruzione e del Merito.

A loro è data la sola possibilità di poter indagare sul solo possesso dei requisiti e controlli adeguati per ottenere l’assegno di inclusione oppure del Supporto Formazione Lavoro.