Da quando non c’è più il reddito di cittadinanza molte famiglie italiane ne risentono parecchio. Però il Governo Meloni ha introdotto una misura a supporto economico di chi ha difficoltà: ovvero l’assegno di inclusione.

Eppure la situazione non è uguale in tutte le Regioni italiane, ce ne sono due in particolar modo dove la concentrazione di beneficiari è molto più alta rispetto al resto della penisola. A dirlo è stato l’ultimo Osservatorio pubblicato dall’INPS stessa.



Maggior assegno di inclusione nelle Regioni più povere

Non è una sorpresa che alcune Regioni italiane siano più povere di altre. Così come non è raro sapere che i beneficiari dell’assegno di inclusione siano quasi gli stessi di chi percepiva il Reddito di Cittadinanza (dato che la misura è molto simile).

La parte italiana dove vi è una maggiore affluenza di domande è il Sud Italia e Isole (con il 70% di domande). Quanto alle province con un importo medio più alto sono sempre al Sud e “conquistano” i primi due posti Palermo e Napoli e a seguire altri territori limitrofi come da tabella:



Province con alta domanda Importo ottenuto
Palermo 686 euro
Napoli 680 euro
Caserta 644 euro
Catania 641 euro
Barletta-Andria-Trani 639 euro
Imperia 630 euro
Bari 626 euro
Taranto 626 euro
Vercelli 622 euro
Messina 615 euro

Dalla tabella si evince quali sono le province dove c’è più povertà. L’assegno di inclusione viene concesso infatti a coloro che si trovano in stato di disoccupazione (è chiaro che non si può analizzare il numero di lavoratori in nero).

Numeri alla mano

L’assegno di inclusione è stato un aiuto per molte famiglie italiane e questo lo possiamo dedurre dal numero complessivo di domande (697.640). Soltanto al Sud Italia le pratiche approvate totalizzano il 70% dell’intera misura con ben 482.367 famiglie beneficiarie.



Anche se l’importo più alto (in media) viene percepito dai palermitani, Napoli è in pole position per il numero di nuclei beneficiari (287.571) ovvero il 14% rispetto all’intero territorio nazionale.