Durante la pandemia e anche a seguito dell’incremento dell’inflazione, il governo ha erogato moltissimi contributi che hanno dato una finestra di respiro alle famiglie che devono fronteggiare quotidianamente il caro prezzi. Ma per quanto concerne le persone disabili, che molto spesso non possono lavorare e che già percepiscono un’indennità per questo è possibile contare solo ed esclusivamente sulle risorse messe a disposizione del governo per il welfare.



Assegno di incollocabilità: in cosa consiste e a chi è destinato

Gli invalidi in Italia non percepiscono molto denaro, per questo è importante conoscere tutte le misure messe a disposizione per poter aiutare i disabili a livello economico. Esiste l’assegno di incollocabilità che prevede l’erogazione di 268 in più al mese nei confronti di alcune categorie che presentano delle disabilità tali da non renderli idonei all’attività lavorativa. Si tratta di una misura che è stata pensata soprattutto per gli invalidi di guerra, Ma si tratta comunque di un assegno veramente esiguo perché 268 euro non consentono nemmeno di pagare le bollette e quindi la misura andrebbe associata ad altre misure di welfare.



L’assegno di incollocabilità però può essere richiesto anche dai dipendenti del pubblico impiego che a causa delle disabilità infermità non possono essere collocati all’interno del settore lavorativo.

A questo punto, compreso in cosa consiste l’assegno di incollocabilità, bisogna anche precisare chi è che può richiederlo.

Assegno di incollocabilità: requisiti e metodo di presentazione della domanda

Naturalmente il conferimento di questo aiuto mensile deve rispondere necessariamente ad alcuni requisiti, infatti dal momento che si tratta di una misura aggiuntiva, l’assegno di incollocabilità può essere richiesto soltanto da quei cittadini che hanno un’età anagrafica che non supera i 65 anni di età e che hanno un grado effettivo di inabilità fisica tale da impedirgli l’attività lavorativa. in questo senso bisogna precisare che l’invalidità dovrà essere pari o superiore al 34% in riferimento a quanto descritto è riportato all’interno del testo unico del 1965.
Un altro importante requisito riguarda anche il grado di menomazione, soprattutto per gli invalidi di guerra, rispetto all’integrità psicofisica oppure al danno biologico e subito per causa di infortuni sul lavoro oppure malattie professionali a partire dal primo gennaio 2007.



Coloro che presentano i requisiti potranno inoltrare la domanda presso la sede competente del comune di appartenenza, vale a dire dove possiede la residenza oppure dove è domiciliato.