Il ministro per la famiglia, il leghista Lorenzo Fontana, ha rilasciato dichiarazioni interessanti in merito all’assegno famigliare per i nuovi nati. Parlando ai microfoni del telegiornale di Canale 5, il Tg5, l’esponente del governo gialloverde ha ammesso: « Il governo lavora a un assegno unico che va dai cento ai trecento euro per ogni bambino dai zero fino ai 26 anni: credo che in questo modo riusciremo a contrastare il calo demografico. Tenteremo – aggiunge e conclude Fontana – anche a livello europeo di far capire alla Commissione europea che gli incentivi alla natalità devono essere considerati come un investimento». Una decisione, come anticipato dallo stesso ministro, con l’obiettivo di combattere il calo demografico che l’Italia sta subendo da quattro anni a questa parte, come testimoniato da una recente fotografia fornita dall’Istat in merito a numero della popolazione italiana e a nascite.
IL MINISTRO FONTANA: “ASSEGNO PER I FIGLI FINO A 26 ANNI”
Dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre dell’anno successivo, i nuovi venuti al mondo sono calati del 4%, facendo registrare il numero di nascite più basse dai tempi dell’Unità d’Italia. La popolazione del Belpaese è scesa a 55 milioni e 104 mila unità, ben 235mila persone in meno rispetto all’annata precedente, e un meno 677mila (quanto la città di Palermo) dal 2014. Senza l’apporto dei cittadini stranieri che hanno acquisito la cittadinanza (più di 638 mila), la popolazione dell’Italia avrebbe subito un calo superiore al milione e trecentomila unità. Crescono invece i cittadini stranieri, che al 31 dicembre 2018 erano 5.255.503, 111mila in più rispetto allo stesso giorno dell’anno precedente. Per quanto riguarda più specificatamente le nascite, queste sono diminuite di 18mila unità rispetto alla precedente rivelazione, per un totale di soli 439.747 nuovi nati, minimo storico. Chissà se basterà l’incentivo economico pensato dal ministro Fontana, o se sarà solamente un palliativo: lo scopriremo se mai la legge verrà approvata.