Le famiglie con un solo genitore potrebbero vedersi tagliare gli importi dell’assegno unico. Si tratta di un effetto collaterale dell’applicazione del quoziente familiare al nuovo sistema di calcolo ISEE, qualora il Presidente del Consiglio decidesse di attuarlo. Sappiamo infatti che dal 2023 l’assegno unico potrebbe vedere un aumento di 30 euro al mese, per chi ha redditi inferiori a 15.000 euro e poi la somma potrebbe decrescere fino a raggiungere zero euro, per chi possiede un ISEE entro i 40 mila euro. Tuttavia la norma stabilisce che la maggiorazione in questione viene elargita solo ai nuclei in cui entrambi i genitori lavorano.
Assegno unico 2022: perché gli aumenti non sono per tutti
Questo significa che se in una famiglia lavora un solo genitore ma il reddito è inferiore a 15.000 euro non ci sarà nessun aumento applicato.
Alcune famiglie però hanno già ricevuto gli importi aggiuntivi anche se non ne avevano i requisiti in quanto l’INPS ha erogato erroneamente le somme anche a quei i familiari in cui lavorano in due.
Per la precisione le erogazioni extra concernono il periodo che va da marzo 2022 fino a ottobre 2022.
A questo punto l’INPS, essendosi accorta dell’errore, dovrà procedere al recupero delle somme, che avverranno, molto verosimilmente recuperate attraverso una decurtazione delle erogazioni successive.
Tuttavia viene percepita dalla popolazione come una vera e propria ingiustizia il fatto che le decurtazioni vengono applicate proprio a quelle famiglie monoreddito oppure costituite da un solo genitore.
Assegno unico 2022: come controllare la propria situazione
Infatti l’assegno unico viene elargito per la sussistenza del figlio minore e non per la presenza di più persone all’interno del nucleo familiare.
Come abbiamo già notiziato la prossima settimana avremo il primo accredito per l’assegno unico 2022 che ricadrà proprio il 21 novembre e per controllare gli accrediti basterà accedere al proprio fascicolo accedendo con la carta di identità digitale SPID, CIE oppure CNS. Dal 25 al 28 del mese di novembre I percettori del reddito di cittadinanza invece otterranno l’accredito direttamente nell’importo complessivo del contributo mensile.