L’Assegno unico 2023, è tra le misure di welfare e sostegno al reddito famigliare più apprezzate dagli italiani. Infatti l’assegno mensile viene corrisposto a tutte le famiglie con un figlio a carico di età compresa tra 18 e 21 anni. Nel caso di figli disabili invece cade il paletto dell’età anagrafica e l’assegno verrà corrisposto per tutta la vita. Dal momento che un assegno può variare da 50 a 180 euro per ogni figlio, il montante annuale può sfiorare i 2000 euro per figlio e ciò costituisce una grande fonte di sostegno per tutte le famiglie. Ma quando verrà corrisposto nel secondo semestre del 2023?



Assegno unico 2023: le date fino a dicembre

Le famiglie italiane hanno atteso di conoscere le date di pagamento del contributo economico destinato alle famiglie con figli a carico di età compresa da 0 a 21 anni. L’Inps ha finalmente reso noto tutto il calendario fino a dicembre 2023.

Per quanto riguarda l’assegno unico 2023:, questo verrà corrisposto nelle seguenti date:



  • 18, 21, 22 agosto 2023;
  • 15, 18, 19 settembre 2023;
  • 17, 18, 19 ottobre 2023;
  • 16, 17, 20 novembre 2023;
  • 18, 19, 20 dicembre 2023.

Assegno unico 2023: cosa cambia

Queste condizioni si riferiscono a tutte quelle famiglie che abbiano almeno un figlio a carico e che abbiano già fatto domanda per ricevere l’Assegno unico 2023, ma questo aiuto famigliare introdotto sin dal marzo 2022 potrebbe subire dei cambiamenti per alcune persone.

Ad esempio coloro che non hanno ancora ricevuto il primo accredito dell’Assegno unico 2023 potrebbero subire ulteriori cambiamenti. In tutti i casi le novità, anche in questo caso, sono rivolte essenzialmente a tutte quelle famiglie che abbiano i seguenti requisiti:



  • presenza di un numero maggiore di figli a carico;
  • uno o più figli hanno superato l’età in cui è previsto l’Assegno Unico;

Sempre le famiglie che sono già state riconosciute beneficiarie (ma anche quelle che ne hanno appena acquisito i diritti) potranno beneficiare dell’assegno mensile completo di maggiorazioni così come è stato stabilito a seguito dell’adeguamento all’indice perequativo. Ciò vale anche per la maggiorazione del 50% dell’importo dell’AU per le famiglie con almeno quattro figli a carico, ma anche quella per le famiglie numerose con tre o più figli di età compresa tra uno e tre anni, con un ISEE fino a 30 mila euro.