In merito all’assegno unico 2023, sappiamo che il governo Meloni ha operato delle modifiche. In alcuni casi è stato introdotta la possibilità di richiedere il contributo economico anche prima della nascita del neonato e da qui molti cittadini hanno pensato che la normativa, così come è stata strutturata, consentisse di ottenere, oltre alle maggiorazioni di cui abbiamo già parlato, anche due erogazione aggiuntive, che fanno riferimento agli ultimi due mesi di gravidanza. Ma è davvero possibile tutto questo?



Assegno unico 2023: quali modifiche sono state introdotte

Come sappiamo l’assegno unico 2023 consente di ottenere un contributo economico mensile a tutte quelle famiglie che hanno figli a carico. Il contributo economico è soggetto a due requisiti fondamentali: figli devono avere un’età compresa entro i 21 anni oppure senza limiti di età in caso di figli disabili. L’importo del contributo economico è soggetto al reddito ISEE indicato all’interno del modello ottenuto dopo la presentazione della DSU.



Principalmente gli importi fanno riferimento a due fasce di reddito:

Per i redditi fino a 16.215 euro, l’importo base è di 189 euro, la soglia ISEE massima sale a 43.240 euro con un importo di 54 euro. Questi importi fanno riferimento all’erogazione mensile del contributo per ogni figlio.

Assegno unico 2023: si possono ottenere due mensilità aggiuntive?

Tutti coloro che hanno fatto domanda a partire dal settimo mese di gravidanza, credono di dover ottenere il contributo economico a partire dalla data di presentazione della domanda. In realtà qui è nato un piccolo equivoco: infatti benché il decreto varato il primo maggio 2023 consente di anticipare la presentazione della domanda alla nascita del figlio, l’anticipazione è volta soltanto ad accelerare le pratiche di erogazione del contributo economico. Non sarà dunque possibile ottenere l’erogazione del contributo economico a partire dal settimo mese di gravidanza, a meno che hai contribuenti non abbiano dovuto subire per motivi Medici un’anticipazione del parto attraverso un parto indotto e prematuro che abbia decretato la nascita del figlio al settimo mese.



Per richiedere l’assegno unico 2023 sarà dunque necessario essere muniti del codice fiscale del figlio, questo è possibile soltanto al momento della nascita.