Le famiglie italiane ogni mese devono fare i conti con i rincari globali. Soprattutto quando ci sono i figli le spese aumentano a vista d’occhio ed è facile ritrovarsi in difficoltà senza neanche rendersene conto. La situazione peggiora in quei nuclei numerosi dove il reddito prodotto è molto basso.
E allora la soluzione rimangono i contributi per le famiglie come l’assegno unico. Eppure nonostante sia una misura che agevola e mantiene un buon potere d’acquisto, dato che la stessa si basa sull’andamento della vita e dell’inflazione, per il 2025 l’incremento sull’assegno potrebbe essere parecchio irrisorio.
Assegno unico 2025: inflazione in calo e anche gli aumenti
L’assegno unico è un contributo che viene elargito alle famiglie che hanno dei figli a loro carico ma con un ISEE basso. Per determinare l’ammontare da destinare ai beneficiari lo Stato tiene conto della percentuale di inflazione. Infatti negli ultimi anni l’assegno è stato significativo: 175€ per ciascun figlio fino a 15.000€ di ISEE e 199,40€ fino a 17.090,61€ di ISEE.
Per il 2025 purtroppo i numeri potrebbero essere diversi e anche “deludenti”. Dato che l’inflazione sta diminuendo e visto che secondo il Documento di Economia e Finanza approvato dal Consiglio dei Ministri il prossimo anno dovrebbe attenersi all’1,6% si parla di non oltre 202,59€ di assegno.
Quanto alla quota minima l’aumento è davvero ridicolo (appena 91 centesimi di euro in più) passando dagli attuali 57€ a 57,91€.
Le maggiorazioni
Le famiglie italiane che aspettano con ansia le maggiorazioni devono prendere atto che anche questi importi saranno più bassi rispetto alle aspettative. L’incremento del 50% per chi ha tre figli oppure uno ma sotto all’anno arriverà ad un massimo di 303,88€.
Le mamme più giovani (under 21) otterranno un aumento dell’assegno unico nel 2025 pari a 23,16€, se invece il figlio ha delle disabilità l’aumento varierà tra 98,45€ a 121,07€.