Per l’erogazione di maggio dell’Assegno unico512 mila famiglie che ne hanno diritto. Contestualmente, però, altre 378 mila famiglie dovranno restituire parte dell’importo dell’ultima erogazione allo Stato.

I riconteggi fatti dell’Inps si sono resi necessari per comprendere come la geografia familiare italiana sia cambiata nel corso degli ultimi mesi, includendo famiglie magari escluse in precedenza a causa dell’Isee troppo alto, oppure rimuovendo dall’elenco delle beneficiarie quelle in cui i figli hanno superato la soglia massima dei 21 anni. Le risorse sono state recuperate, in parte, dalle erogazioni del 2022, primo anno in cui l’Assegno unico è entrato in funzione per volere dell’allora premier Draghi. Analogamente, l’attuale governo presieduto da Giorgia Meloni ha deciso di fare della misura una vera e propria bandiera per il sostegno delle famiglie e della natalità, in preoccupante calo, promettendo (come è stato fatto) di potenziarlo nel corso della legislatura, puntando ad un aumento complessivo del 50% entro i 4 anni di Governo.



Assegno unico: i riconteggi di maggio

Insomma, alcune famiglie che hanno diritto all’Assegno unico, che sono in totale oltre 512 mila, nell’erogazione di maggio troveranno una bella sorpresa. Dai conteggi delle quote del 2022, infatti, l’Inps è riuscito a recuperare dallo scorso esercizio fiscale oltre 140 milioni di euro messi subito a disposizione delle nuove erogazioni. Le famiglie incluse nel riconteggio troveranno, a conti fatti, un conguaglio medio pari a 272 euro, assieme all’assegno mensile di maggio.



Similmente, però, così come moltissime famiglie hanno diritto a maggiori fondi nell’ambito dell’Assegno unico, l’Inps ha anche stimato che circa 378 mila famiglie dovranno restituire una cifra media di 41 euro allo Stato, che permetterà di ottenere ulteriori 15 milioni di euro. Molte domande, infatti, non sono state rinnovate, mentre altre famiglie hanno avuto diritto all’Assegno Unito solamente per alcuni mesi, dato il raggiungimento dei 21 anni di uno o più figli. Per fare un paragone, se le restituzioni saranno pari a meno di una singola erogazione dell’assegno (che parte da 54 euro a figlio per arrivare ad un massimo di 215), moltissime altre famiglie riceveranno una sorta di tredicesima assieme all’assegno di maggio.