Scatta oggi l’assegno unico per i figli, il nuovo aiuto dello stato alle famiglie che hanno uno o più bimbi/ragazzi a carico. La misura è stata accolta in maniera benevola da tutte le forze di governo, ma secondo il Forum delle Associazioni familiari c’è ancora molto da fare. A spiegarlo a l’Avvenire è il numero uno dello stesso gruppo, il presidente Gigi De Palo, che ha affermato: “Saremo contenti quando le famiglie italiane miglioreranno concretamente la loro vita. Questa è una prima tappa, un primo tempo”. Secondo lo stesso presidente del Forum si poteva dare “una risposta maggiore al ceto medio, ma era importante partire”, precisando che a gennaio non ci “sarà qualcuno che vorrà peggiorare la vita delle famiglie italiane. Non in questo tempo in cui non nascono i bambini. Non ce lo possiamo più permettere”.
Quindi De Palo spiega nel dettaglio il primo traguardo ottenuto dalle famiglie con il nuovo assegno unico: “Oggi si passa da 14 miliardi di euro annui per le famiglie a 20 miliardi, un incremento del 42,86%. Senza contare che oltre 2 milioni di famiglie beneficeranno per la prima volta di un assegno per ogni figlio e che anche i lavoratori dipendenti avranno un aumento rispetto agli assegni familiari. Insomma: in questa prima fase ci guadagnano quasi tutti”. Secondo De Palo la questione Isee rappresenta però ancora una criticità: “L’assegno temporaneo ha una selettività troppo alta, cioè decresce troppo rapidamente in base al reddito, ed esclude ancora molte famiglie. Noi usiamo l’universalità solo quando si tratta del contributo per rottamare le auto, per il superbonus 110% o per i monopattini…”.
“ASSEGNO UNICO PER I FIGLI? DA SETTIMANA PROSSIMA ALTRI INCONTRI”
Di conseguenza la lotta del Forum non si esaurisce e qui, e De Palo preannuncia altri step per un assegno unico ancora più equo e consistente: “Dalla prossima settimana ricomincerò ad incontrare i vari leader politici per fare in modo che nella prossima legge di Bilancio si possano trovare le risorse necessarie per non fare una riforma dove nessuno ci perde, ma epocale, come l’ha definita il presidente Draghi agli Stati generali della Natalità. Perché una cosa ormai è chiara a tutti: l’assegno unico universale è una riforma che unisce e non divide”.
Secondo De Palo mancherebbero 5/6 miliardi di euro affinchè la misura diventi perfetta: “Siamo pieni di misure spot che non attecchiscono, come il contributo a fondo perduto per le partite Iva, il cashback che non ha avuto il successo immaginato o il bonus vacanze inutilizzato, anche perché se avevi 1 o 4 figli era lo stesso. Solo tra il contributo partite Iva e il cashback avanzano ora 7 miliardi. Mettiamoli sull’assegno: non credo che, oggi, ci sia qualcuno contrario in Italia”.