Le famiglie italiane già percettrici dell’assegno unico aspettano di ricevere le somme relative al mese di dicembre 2023. L’Assegno unico universale è infatti una misura di sostegno per chi ha figli a carico. Ma l’importo di dicembre potrebbe risultare ridotto fino al minimo di 54,10 euro per alcuni nuclei: ecco quale potrebbe essere la causa e come agire tempestivamente.



Assegno unico: perché può risultare ridotto a dicembre 2023

Quando si riceve un assegno ridotto, la causa spesso risiede nelle verifiche effettuate dall’INPS. La riduzione dell’importo può derivare da problemi con l’ISEE, strumento che contribuisce ad aumentare il valore dell’assegno unico.

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Le famiglie possono ricevere il contributo anche senza presentare l’ISEE, ma l’aggiornamento dello stesso consente di evitare errori di calcolo sulla base dell’indicatore e dunque è sempre consigliato aggiornare la documentazione.



Assegno unico: come evitare spiacevoli sorprese

Ciò potrebbe proteggere anche dai controlli mirati dell’INPS sull’assegno unico, in vista del conguaglio nei primi mesi del 2024 al seguito del quale alcune famiglie potrebbero scoprire di dover restituire somme in eccesso.
I nuclei familiari a rischio di tagli sono quelli con ISEE difformi o con omissioni, che hanno percepito un importo più alto senza averne diritto.

E dunque la regolarizzazione serve sia ad evitare tagli che ad evitare di dover restituire somme dopo i gontrolli dei primi mesi del 2024. E’ consigliabile farlo entro il 31 dicembre 2023.



Ciò può essere fatto presentando una nuova DSU senza errori, correggendo la DSU tramite il CAF se l’errore dipende da esso, o rivolgendosi direttamente all’INPS con la documentazione corretta sull’ISEE.