Recentemente, l’INSP, ovvero l’Istituto nazionale della previdenza sociale, ha pubblicato il report sull’Assegno Unico Universale attestando i fondi totalmente messi a disposizione e quanti di questi sono stati effettivamente allocati. Complessivamente dal report emerge come dei 18 miliardi stanziati ne siano stati effettivamente distribuiti 16, dei quali 13 sarebbero relativi al 2022 e 3 al primo bimestre dell’anno nuovo. L’Assegno Unico prevede, per le famiglie che ne fanno richiesta, un pagamento che va dai 55 euro (per chi non presenta l’ISEE), ai 215 euro per chi ricade nella classe minima dell’ISEE.



Adriano Bordignon: “L’Assegno unico è ancora troppo limitato”

“Secondo i dati dell’INPS per l’Assegno Unico”, commenta Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, “sono stati distribuiti 16 miliardi sugli oltre 18 stanziati, questo significa due cose: che ancora troppe famiglie non sono state raggiunte da questa misura, ed è una corresponsabilità di tutti, e che c’è un tesoretto che le famiglie devono vedersi assegnare al più presto”. Quell’ammanco di 2 miliardi, insomma, costituirebbe un problema secondo Bordignon.



“Inoltre”, continua a spiegare sull’Assegno Unico Universale, “la misura deve essere potenziata avvicinandola agli oltre 200 euro a figlio tedeschi, e ne va semplificato l’accesso con l’eliminazione o la riforma dell’Isee”. Adriano Bodignon sottolinea, inoltre, che “abbiamo più volte segnalato come l’attuale Isee sia un freno notevole all’accesso e uno strumento inappropriato per un’equa assegnazione. Troppe le famiglie che non fanno richiesta, troppe quelle che si accontentano della misura minima per non doversi invischiare nella farraginosità dello strumento“. Adriano Borignon conclude sottolineando come l’Assegno Unico sia una misura indispensabile per il supporto alle famiglie in difficoltà, incentivando anche la natalità che da tempo attraversa una complicata crisi. Per questa ragione, spiega, “bisogna rapidamente darsi da fare non solo perché i 18mld vengano assegnati nella loro interezza ma perché le risorse siano incrementate“, dicendosi pronto a collaborare con il governo “in vista della riforma fiscale, per mettere le famiglie italiane nella condizione di essere motore per tutto il Paese”.

Leggi anche

I NUMERI/ Il flop di bonus e spesa assistenziale contro le disuguaglianze