L’assegno unico è un contributo economico molto apprezzato dalle famiglie italiane e introdotto dal precedente governo Draghi: si tratta di una misura che riunisce in sé i vecchi bonus famiglia, bonus bebé ed altri contributi destinati alle famiglie con figli. Ma quanto effettivamente è costato allo stato in 12 mesi?



Assegno unico 2023: quanto costa

Sicuramente la spending review annunciato dal ministro Giorgetti non interesserà i percettori dell’assegno unico 2023, vista l’importanza che le misure di welfare assumono per l’ideologia politica dell’attuale esecutivo. Ma di sicuro l’assegno unico non è stata una misura di welfare economica poiché in 12 mesi ha comportato l’erogazione di 16 miliardi di euro: questa la stima dell’Istituto Nazionale previdenza sociale per il periodo compreso tra marzo 2022 e febbraio 2023. Di questi 16 miliardi, ben 13 Sono relativi al 2022 e 3 miliardi sono di competenza del primo bimestre del 2023.



Le proiezioni dell’ente di previdenza sociale sono state pubblicate come aggiornamento dell’osservatorio statistico sull’assegno unico universale.

Assegno unico 2023: il costo include le maggiorazioni?

A febbraio 2023 l’importo medio per ogni figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicate e introdotte in legge di bilancio, che tengano conto dell’adeguamento perequativo su base inflativa annuale, è di poco meno di 55 euro per chi non presenta l’ISEE oppure per chi supera la soglia massima che per il 2023, sempre sulla base degli adeguamenti di cui sopra, è di 43.240.



Coloro che invece appartengono ad una fascia minima il cui tetto è fissato a 16.215 euro per il 2023 avranno un assegno unico 2023 in media di 215 euro.

L’importo medio per ciascun figlio minorenne va da 54,10 in assenza di ISEE o con ISEE superiore a 43.240, fino ad un massimo di 189,20 per un ISEE superiore alla soglia minima.