L’assegno unico universale è soggetto a delle date precise per i pagamenti erogati dall’INPS: quali sono le date previste per marzo 2023? Vediamo quali potrebbero essere le date in cui l’INPS erogherà alle famiglie il contributo economico destinato ai figli fino ai 21 anni di età oppure senza limiti di età per i figli disabili.
Assegno unico marzo 2023: quando sarà pagato a marzo
Ormai tutti hanno familiarizzato con l’assegno unico introdotto dal precedente governo Draghi che ha inglobato in sé moltissime altre misure di welfare come il bonus bebè e gli assegni familiari. L’assegno unico a marzo 2023 deve essere ancora pagato: vediamo insieme quali saranno le date per i pagamenti.
Coloro che hanno fatto domanda a gennaio e febbraio 2022 potranno ricevere l’assegno unico già giovedì 16 marzo 2023. Invece lunedì 27 marzo sarà la giornata in cui tutti gli altri beneficiari potranno ricevere le somme dovute comprensive di maggiorazione.
Come sappiamo l’assegno unico universale deve essere richiesto presentando la dichiarazione sostitutiva unica e richiedendo l’ISEE entro il 28 febbraio dello stesso anno. Ma coloro che hanno avuto un figlio da poco, potranno richiedere l’ISEE e presentare per la prima volta la domanda che verrà accolta il pagamento erogato farà riferimento al mese successivo rispetto alla presentazione della domanda.
Assegno unico marzo 2023: metodi di pagamento
Infatti per le domande presentate a partire dal primo marzo 2022 il pagamento viene effettuato a partire dalla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per chi ha presentato la domanda entro giugno 2022 i pagamenti terranno comunque conto delle mensilità arretrate.
Le modalità di pagamento dell’assegno unico concesso dall’INPS avverranno secondo le coordinate indicate nella richiesta e complessivamente potrà essere conferito l’assegno sul conto corrente bancario o postale oppure su una carta di credito o di debito che sia dotata di un codice IBAN. E’ possibile ricevere l’accredito anche sul libretto di risparmio dotato di IBAN, oppure sulla carta del reddito di cittadinanza per chi ne è beneficiario.
Chi invece non possiede alcun conto corrente o libretto potrà ritirare i soldi in contanti direttamente i soldi in contanti presso uno degli sportelli postali del territorio italiano.