L’Assegno unico universale per i figli a carico verrà erogato a partire dal 15 marzo. Per chi ha inviato correttamente la domanda, l’accredito sull’Iban è previsto entro fine mese. Per fare chiarezza su tempi e modalità di questo sussidio l’Inps ha pubblicato due documenti. Le tempistiche relative al pagamento variano a seconda del momento in cui è stata presentata l’istanza da gennaio in poi. Quindi, da marzo verrà erogata la prima mensilità dell’Assegno unico a coloro che hanno presentato la domanda appunto a partire da gennaio 2022.



Il primo pagamento dovrebbe arrivare tra il 15 e 31 marzo, come anticipato dallo stesso Istituto nazionale di previdenza sociale. Chi invece presenta domanda AUUF entro giugno, avrà le mensilità arretrate che le spettano da marzo. Invece per le domande presentate dopo il 30 giugno l’assegno scatterà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. L’Assegno unico universale comunque non trova spazio in busta paga, ma viene pagato secondo le modalità scelte in fase di presentazione della domanda.



ASSEGNO UNICO: ISEE E REDDITO DI CITTADINANZA

Le modalità di pagamento previste dell’Assegno unico universale sono bonifico su conto corrente postale, bonifico domiciliato presso lo sportello postale, pagamento su libretto postale, pagamento su carta prepagata con Iban. Conto corrente o carta devono essere intestati o cointestati al richiedente, anche se il figlio è maggiorenne. Se la domanda viene presentata dal tutore di un genitore, allora i conti possono essere intestati al tutore stesso o al tutelato. Per quanto riguarda il tutore di genitore incapace, l’Iban può essere intestato o cointestato al tutore. In ogni caso l’Iban deve rientrare in un circuito SEPA.



Capitolo Isee. L’importo dell’Assegno unico universale è legato a quello del nucleo familiare richiedente. Se viene presentato entro marzo, si riceve subito l’importo corretto che spetta, se invece si presente l’Isee entro giugno, allora si riceverà l’eventuale conguaglio calcolato a partire da marzo. Se viene invece presentato dopo, l’importo viene calcolato in base al valore Idee per il proprio nucleo familiare. Se invece non viene presentato, si riceve l’importo minimo spettante a chi ne ha uno pari o superiore a 40mila euro. Chi percepisce il Reddito di Cittadinanza, invece, non deve presentare alcuna domanda, perché viene versato in automatico sulla Carta RdC.