L’assegno unico universale non debutterà il 1° luglio, come inizialmente previsto e promesso dal premier Mario Draghi. L’approvazione della legge delega 41/2021 è arrivata troppo tardi, quindi non c’è sufficiente tempo a disposizione per avviare entro quella data la riforma delle misure a sostegno delle famiglie con figli. La conferma è arrivata da Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la Famiglia. Ha, infatti, spiegato che la misura è ancora in fase di costruzione e che per non deludere le aspettative delle famiglie si vuole partire comunque da luglio, ma con una misura ponte. Dunque, si valuta la possibilità di cominciare con un assegno semplificato rispetto a quello che verrà poi introdotto dal 2022. Quindi, gli importi dovrebbero essere inferiori rispetto all’assegno da massimo 250 euro di cui si era parlato e che doveva essere calcolato in base alla condizione reddituale delle famiglie.
L’assegno “ponte” di cui ha parlato la ministra Elena Bonetti non dovrebbe cancellare le vecchie misure, che verranno assorbite dall’assegno unico dal prossimo anno, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera.
ASSEGNO UNICO UNIVERSALE? DAL 1° LUGLIO MISURA “PONTE”
L’assegno unico universale, che farà il suo ingresso ufficiale nel 2022, concentrerà i vari aiuti già esistenti per le famiglie. Invece quello “ponte” dovrebbe affiancarsi alle detrazioni fiscali per i figli a carico. Inoltre, dovrebbero restare attive fino al 31 dicembre 2021 anche le vecchie misure a sostegno dei genitori, come il bonus bebè e il premio alla nascita. La ministra Elena Bonetti ha spiegato a tal proposito che si sono orientati in questa prima fase nel mantenere le detrazioni che le famiglie hanno, «quindi di fatto nessuno ci perderà nulla», perché «l’obiettivo è far sì che tutti i nuclei familiari si trovino in condizione di “segno più”, non “meno”».
A quanto ammonta l’assegno ponte? Considerando che l’ultima legge di bilancio ha stanziato 3 miliardi per le famiglie, a cui si aggiungono 4,7 miliardi degli Assegni per nucleo familiare (Anf), tenendo conto anche che gli under 21 in famiglia sono 12 milioni circa, allora secondo il Corriere della Sera si può ipotizzare un assegno ponte di 6 mesi, quindi fino al 31 dicembre 2021, di circa 100 euro per ogni figlio, da modulare ovviamente in base all’Isee.