L’Associazione Industrie beni di Consumo (Ibc), che raccoglie circa 35 mila industrie, ha radunato a Milano imprenditori e manager provenienti da tutta Italia per discutere sullo scenario e le prospettive del largo consumo. Una situazione economica difficile, complicata dalle continue tensioni internazionali e che si riflette direttamente sulle famiglie e sul loro potere di consumo. Per gli operatori del settore rimane l’esigenza di fare margini anche in questo contesto e la necessità di programmare continui investimenti in digitalizzazione e sviluppo sostenibile. Dal Presidente di Ibc, Massimo Ferretti, arriva un monito alla Bce, perché non tardi ancora nella politica di abbassamento dei tassi di interesse. I provvedimenti si qui attuati dalla Banca Centrale Europea ha penalizzato fortemente lo sviluppo delle aziende bloccando di fatto investimenti in digital e sostenibilità e possibilità di crescita. Le Industrie di consumo si sono ribellate anche a provvedimenti come plastic e sugar tax che vanno contro i cittadini e ne mortificano il potere d’acquisto. Ci si aspetta qualche iniziativa concreta da parte del ministero delle Imprese e del Made in Italy, dando seguito alla convocazione, positiva per il settore, del tavolo della filiera.



In tal senso nel dibattito sono emersi spunti di lavoro per cercare di rendere più efficiente l’intera filiera grazie ad una diminuzione dei costi. Questi ragionamenti sono stati supportati da una gap analysis svolta dal Politecnico di Milano e condivise con Assologistica che si può sintetizzare in tre gruppi di intervento: il digitale, le normative e la filiera.



Durante la discussione è intervenuto in qualità di vicepresidente di Assologistica Renzo Sartori che ha sottolineato l’importanza di lavorare in sinergia all’interno della filiera, tra produzione, logistica e distribuzione. Tra i temi caldi, evidenziati da Sartori, ci sono l’innovazione tecnologica e la sostenibilità. Entrambi hanno bisogno di grandi investimenti, che spesso le aziende di logistica, a bassa marginalità e di medie piccole dimensioni non sono in grado di sostenere. Di grande importanza, secondo il vicepresidente di Assologistica è anche il tema della gestione dei rischi e della semplificazione normativa, necessaria per riuscire ad operare in maniera efficiente, ma anche in totale trasparenza. Da ultimo Sartori ha sottolineato come unico metodo possibile per il raggiungimento degli obiettivi, la collaborazione delle istituzioni, che è stata fondamentale ad esempio per implementare i nuovi strumenti legislativi di gestione dei pallet.

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